Di Maio a Battipaglia: “Fondi saranno spesi dai sindaci. Rdc? Superare centri impiego”

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“Non è esistita una politica del territorio in passato. Siamo però di fronte ad una fase nuova: in Italia stanno arrivando più soldi di quanti ne arrivarono con il piano Marshall”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Esteri Luigi Di Maio, nel corso di un incontro elettorale a Battipaglia a sostegno del candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Enrico Farina. “230 miliardi di euro arriveranno in tre anni per spenderli, noi dobbiamo uscire dalla crisi generata dalla pandemia ma anche da quella precedente del 2008. L’Europa – ha proseguito Di Maio – aveva reagito con l’austerity e chi ha pagato di più è stato proprio il Sud. Ora chi spenderà questi fondi? I sindaci. E non dobbiamo fare in modo che vengano spesi sempre dalle stesse persone perché altrimenti saremo sempre allo stesso punto. Se i sindaci sbagliano a spendere quei fondi ci ritroveremo indebitati e senza servizi”. Il ministro, di nuovo in provincia per sostenere i candidati del Movimento ha aggiunto: “Abbiamo ottenuto quello che ci serviva, ora dobbiamo sfruttarlo al meglio portando persone oneste in Comune. In un comune come Battipaglia ci sono migliaia di persone che prendono il reddito di cittadinanza: perché non è stato chiesto a queste persone di lavorare per il comune? I limiti del reddito stanno proprio nell’inattivismo degli enti comunali che non hanno sfruttato queste risorse. Noi non siamo mai stati campioni di spesa dei fondi europei. Questo è un territorio di imprese e imprenditori che danno e creano lavoro. Siano proprio gli imprenditori a fare delle offerte congrue per i percettori del reddito. Nessun sindaco qui può fare qualcosa da solo. Io sono a vostra disposizione per aiutare le imprese ad esportare di più perché quello che si esporta nel mondo dà lavoro qui” ha detto l’ex capo politico M5S. “Abbiamo erogato 5 miliardi di euro alle aziende per migliorare le loro esportazioni – continua ancora Di Maio, rilancio l’azione del governo sull’export: “Noi dobbiamo esportare il prodotto ma far lavorare i nostri concittadini qui. La Campania è la prima regione per export del Made in Italy. Non abbiamo mai esportato più di quest’anno. Dobbiamo continuare così. Serve però un coordinamento istituzionale”. Di Maio lancia, infine, la volata al candidato sindaco a Battipaglia Enrico Farina: “È una persona che dal punto di vista professionale ha una missione: sono stato nel carcere dove lavora e hanno fatto delle cose incredibili. Non ha bisogno della politica per campare. Chi si candida nei comuni si carica più di oneri. Siamo qui per lavorare tutti insieme, questo è il senso della nostra presenza qui sul territorio. Enrico ha alle spalle una forza politica coesa che continuamente si rigenera e rafforza”. Anche l’ex premier Giuseppe Conte sarà a Battipaglia prima del voto del 3-4 ottobre. Di Maio ricorda il lavoro svolto in Europa: “Conte lo conoscete grazie al Movimento 5 stelle e grazie al movimento è stato presidente del consiglio. Se avessimo sempre e solo imposto il rigore delle nostre regole interne, Giuseppe non avrebbe potuto fare il presidente e non avremmo avuto neanche il Conte bis senza alleanze. Ci sarebbe convenuto stare all’opposizione ma al popolo non sarebbe convenuto perché vi sareste ritrovati al governo tutti quelli che abbiamo arginato e che oggi un giorno dicono sì al Green pass e il giorno dopo no”. “Siamo in una nuova fase politica del Movimento cinque stelle – spiega Di Maio sulle alleanze per le amministrative 2021. “Dove ci sono i presupposti facciamo un’alleanza. Altrimenti lasciamo tutto in mano ai soliti noti. Niente è semplice tutti avrebbero voluto fare le cose meglio ma finché ci saranno candidati come Enrico che fanno le cose per aiutare gli altri noi saremo sempre vivi”. Nei comuni chiamati al voto Salerno, Battipaglia ed Eboli, infatti, il Movimento non corre in coalizione con il Pd (a Napoli invece sì). “Ogni giorno – ha concluso Di Maio – cerchiamo di fare il nostro lavoro e proviamo giovamento non dall’arricchimento personale e dal potere ma dall’aiutare il prossimo”.

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