Dia strozza il grido di vittoria del Napoli; festa scudetto rinviata

0
249

Napoli – Salernitana termina in parità (1-1). Dalla mano de Dios al piede di DIA

Il pareggio della Salernitana a Maradona contro il Napoli strozza l’urlo vittoria dei tifosi napoletani e rimanda la festa scudetto a giovedì quando i biancazzurri dovranno vedersela al Dacia Arena contro l’Udinese nell’ultimo turno infrasettimanale di campionato. Non sarà dunque il 30 aprile, il giorno da ricordare, nonostante l’entusiasmo travolgente di una intera città che fin dalle prime ore del mattino si stava organizzando con fumogeni, bandiere e quant’altro per la grande festa in tutti i quartieri della città. Al fischio finale gli oltre 50 mila che hanno assistito all’incontro, hanno comunque intonato “Vinceremo il tricolor” cercando di sdrammatizzare quella delusione che Dia gli aveva inflitto per poter festeggiare in casa propria. Il Maradona era pronto a far festa dopo 33 anni dall’ultimo scudetto, quello del bis con Maradona. Tutto rinviato.

Rispetto alla formazione che ha vinto contro la Juventus, Spalletti inserisce i titolarissimi Rrahmani e Zielisnki. Confermati Olivera e Lozano, infortunati Mario Rui e Politano. Paulo Sousa modifica l’undici che ha battuto il Sassuolo con gli innesti di Daniliuc in difesa e Mazzocchi in mediana. Avvio determinato da parte del Napoli che si spinge all’attacco dominando sul piano del possesso. Salernitana molto coperta e attenta in fase difensiva. Al 23’ Ochoa che per l’ennesima volta sarà protagonista assoluto, sventa in angolo un bel colpo di testa di Osimhen. Il Napoli preme anche con grande generosità, il Maradona spinge i suoi beniamini ma La Salernitana ha serrato i controlli sulle fasce ed è attentissima in difesa. Al 41’ ancora Ochoa devia di pugno un tiro insidioso di Anguissa; non si passa! Fine del primo tempo. Nella ripresa la Salernitana parte con Botheim al posto di Candreva; Al 12’ una bella rovesciata di Zielinski va alta sulla traversa e poi lascia il campo con Lozano per essere avvicendati con Elmas e Raspadori. Al 17′ proprio Raspadori su calcio d’angolo dalla destra mette una palla al centro, svetta con un deciso colpo di teta di Olivera che porta il vantaggio il Napoli e dove Ochoa non ha potuto fare nulla, Esplode il Maradona, Napoli campione d’Italia ma evidentemente avevano fatto i conti senza l’oste. Elmas dventa protagonista di uno slalom tra cinque avversari, ma il suo sinistro va a lato della porta di Ochoa. Al 23’ nella Salernitana escono Vilhena e Bradaric ed entrano Piatek e Bohinen e la partita si infiamma. Ancora una volta Pauolo Sousa ci vede giusto perchè il baricentro dei granata si alza; Mazzocchi cede il posto a Sambia. Al 39’ Dia salta Osimhen, entra in area e con una parabola a rientrare infila Meret; raggelato il Maradona. Ancora una grande prodezza di Ochoa su Kvaratskelia. Spalletti cerca di vincerla inserendo Simeone e Ndombelè per Lobotka e Anguissa. Cinque minuti di recupero, il Napoli attacca ma Ochoa è una saracinesca, intanto Paulo Sousa viene espulso per proteste. Bohinen sfiora in extremis di testa il gol che avrebbe ribaltato il match ma finisce 1-1. Pur deluso il Maradona San Paolo applaude i suoi calciatori, Salernitana ennesima grande prova conto la squadra indubbiamente più forte d’Italia oggi che valorizza ancor di più questo pareggio in una bolgia biancazzurra dove è stato vietato l’ingresso ai tifosi granata che a fine gara aspetteranno all’Arechi l’arrivo della squadra e che nel frattempo ha visto fumogeni granata e fuochi d’artificio spararsi in tutti i quartieri della città per questa imrpresa che vale doppio; a Salerno non si passa!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here