Dimensionamento scolastico: “E’ sconcertante la carenza di strategia politica. Non è questo il modo di decidere delle giovani generazioni”

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di Mirko Cantarella

Non si placa la protesta dei genitori e dei docenti in merito al dimensionamento scolastico a Salerno, nonostante il sindaco Enzo Napoli ha affermato che non ci sarà alcuna chiusura di scuole. L’I.C. “S. TOMMASO – FRATTE” ha le idee ben chiare e non mollerà di un centimetro su questa questione. “Noi ci siamo ritrovati senza un’autonomia, con la seconda delibera siamo stai smantellati e questo è un problema – commenta la dirigente scolastica Maria Ida Chiumiento – Noi siamo una scuola che ha una storia e una memoria di aggregazione, di accoglienza. La scuola non è una questione di plesso, togliere questo presidio significa rischiare molto sul territorio. La scuola è stata smembrata tra il plesso Calcedonia e quello di Ogliara e lasciando le famiglie disorientate, perché questa è una scelta non prospettata prima senza interlocuzione”. Sulla stessa linea il corpo docente rappresentato questa mattina da Anna Labriola: “Noi come corpo docente accogliamo questa protesta dei genitori; noi tutti insieme abbiamo dato opera a tanti progetti in sinergia con la Chiesa attivando catechismo, aprendo la palestra. Questa è l’unica istituzione fondante del territorio, la parte più attiva del territorio e togliere questa istituzione significa trasformare Fratte in un dormitorio”. Sul piede di guerra i genitori degli alunni. La signora Imma prende la parola dichiarando in modo deciso: “Noi come genitori siamo pronti ad una protesta ed anche ad uno sciopero pur di difendere i nostri diritti! Togliere questa scuola è togliere un punto di riferimento della zona per i ragazzi”. Interviene anche Padre Rocco della vicina Chiesa della Sacra Famiglia a sostegno della protesta: “Perdere questa autonomia lascia sconcertati; Fratte ha bisogno di nuove prospettive di rilancio e questo parte proprio dall’educazione e quindi dalla scuola e dalla parrocchia. Far venire meno un’autonomia scolastica è un elemento negativo ma mi preme sottolineare che anche il metodo usato è sconcertante e fa capire una carenza di strategia politica. Non è questo il modo di decidere delle prospettive delle giovani generazioni che ci sono state affidate”.

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