Era stato ospitato in casa, durante l’estate, ad Eboli, da amici di famiglia, perché stava attraversando un delicato momento personale. Una convivenza poi sfociata incredibilmente in molestie e pedinamenti. E’ la storia di un 64enne di Eboli, denunciato da una 31enne di Celle di Bulgheria che ha raccontato tutto ai carabinieri della Stazione di Torre Orsaia. Probabilmente l’uomo si era invaghito dalla 31enne cosicché la donna, visto l’evolversi della situazione, aveva dunque deciso di lasciare momentaneamente la sua abitazione di Eboli e fare rientro a Celle di Bulgheria.
Una decisione non presa favorevolmente dall’uomo che l’aveva pedinata e seguita arrivando anche ad appostarsi sotto casa della 31enne. Spaventata per quanto stesse accadendo, la donna nel mese di luglio ha sporto denuncia contro l’amico di famiglia: il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso nel mese di agosto nei confronti dell’uomo un’ordinanza di misura cautelare personale di divieto di avvicinamento alla 31enne e ai suoi familiari. Ma l’uomo non si è fermato, anzi, ha continuato ad infastidire la donna ed avrebbe tentato diverse volte di raggiungerla nuovamente, minacciandola attraverso delle telefonate. Una situazione tale che ha indotto la vittima a recarsi nel mese di ottobre nuovamente presso la Stazione dei Carabinieri di Torre Orsaia. Raccolta la nuovamente denuncia, il gip della Procura di Vallo della Lucania ha subito disposto una nuova ordinanza a tutela della 31enne, che è andata a cumularsi a quella stabilita nel mese di agosto. Quest’ultima oltre a prevedere dunque il divieto di avvicinamento alla donna e alla famiglia ha previsto per il 64enne anche l’obbligo di dimora nella città di Eboli al quale va aggiunto quello di rientro entro le ore 20 presso la propria abitazione. Una nuova serie di limitazione necessarie per impedire che l’uomo possa nuovamente avvicinarsi alla 31enne di Celle di Bulgheria.