Europee e la resa dei conti nei partiti

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di Andrea Pellegrino

Tutti in attesa delle Europee. Saranno un termometro per i partiti ma soprattutto, in terra campana, per il Partito democratico. Fino ad allora, a quanto pare, De Luca resterà alla finestra, mettendo, per ora, in stand by anche la faccenda del terzo mandato, che ha aperto anzitempo la campagna elettorale per le regionali. Il futuro di Elly Schlein e quindi del Pd e di tutto ciò che ne consegue nelle terre deluchiane, dipenderà dalle elezioni europee e dalla forza che mostrerà il partito democratico. Dal Nazareno chiedono rassicurazioni a De Luca, soprattutto al figlio Piero che in più occasioni ha tentato di ricucire lo strappo. Rassicurazioni in merito all’impegno del papà governatore alla prossima tornata elettorale. Sul tavolo ci sono i nomi di Lello Topo e dell’assessore regionale Lucia Fortini. Due nomi che se candidati costringerebbero De Luca all’impegno elettorale, soprattutto per un debito di riconoscenza (politica) nei confronti di Mario Casillo, il mister preferenze rimasto sempre al di fuori del governo regionale. In campo ci sarà Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi, ormai in rotta con il Partito democratico e in procinto di una alleanza con Verdi e Sinistra che al suo interno potrebbe vedere anche l’impegno di Francesco Borrelli, attuale deputato, già consigliere regionale. Nulla da fare (al momento) per il listone di centro, con Italia Viva e Azione che dovrebbero correre separatamente, con tanto di indecisione, a questo punto, dell’assessore (renziano) Nicola Caputo. Con Calenda, invece, ci saranno l’uscente Ferrandino, un tempo, anche non troppo lontano, esponente del Pd, e Luigi Bosco che dalla sua ha già avviato la campagna di comunicazione con tanto di cartelloni pubblicitari. Poi Gigi Casciello che potrebbe tentare la corsa verso Bruxelles. Azione che, inoltre, potrebbe contare anche del supporto di “Per” il nuovo gruppo di Ettore Rosato che qui in Campania nelle ultime settimane ha conquistato tre consiglieri regionali ed è in procinto di formalizzare il proprio gruppo regionale. Giuseppe Conte, invece, nella circoscrizione meridionale, potrebbe catapultare Tridico, l’ex numero uno dell’ Inps, mentre scontata la ricandidatura nel Movimento 5 Stelle di Mario Furore. Strada spianata, in Forza Italia, dopo l’addio di Patriciello (ora vicino alla Lega) per Fulvio Martusciello che avrà dalla sua due candidature di servizio, Lucia Vuolo e Isabella Adinolfi. Per Martusciello sarà anche un test in vista delle prossime elezioni regionali e nei confronti di una fuga in avanti di Fratelli d’Italia che già rivendica la leadership regionale, piazzando in pole position Sangiuliano e Cirielli.

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