Fondi Fsc, De Luca vince al Consiglio di Stato: “Governo firmi accordi con la Campania”

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Dopo la ‘marcia su Roma’ con i sindaci campani lo scorso 16 febbraio per chiedere lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione “bloccati da oltre un anno”, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca vince al Consiglio di Stato che che ha respinto il ricorso presentato dal Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr Raffaele Fitto contro la Regione Campania per la riforma della sentenza in forma semplificata del Tar che aveva già condiviso la linea del presidente della Regione. L’obbligo accertato, dunque, è quello “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”. “Il Consiglio di Stato ha confermato pienamente le tesi della Campania, ha censurato i ritardi, e stabilisce l’inaccettabilità delle procedure messe in campo dal Governo. E ha considerato pretestuosa la sopravvenienza dell’articolo 10 del Decreto coesione: smantellata la norma che surrettiziamente introduceva la vicenda Bagnoli nel Fondo FSC”. Così, sui social, in una nota, il presidente De Luca esprimendo soddisfazione per la sentenza che sblocca le risorse per la coesione, circa 6 miliardi di euro destinati alla Campania. “Ci si augura che a questo punto sia terminata la lunga e vergognosa catena di pretesti, di dilazioni, di ritardi strumentali, che ha penalizzato e penalizza le imprese, le famiglie, i Comuni della Campania. Ci si augura di poter cominciare a lavorare nell’interesse delle nostre comunità.

È il risultato della battaglia di civiltà e di dignità nella quale si sono impegnati in questi mesi centinaia di sindaci, amministratori, semplici cittadini. È un motivo di grande speranza e di grande soddisfazione – conclude De Luca – per quanti hanno creduto nella giustizia amministrativa del nostro Paese”. Una lunga battaglia del governatore che aveva, nei mesi scorsi, denunciato il ministro Fitto in sede di giustizia amministrativa, contabile e penale, per la mancata sottoscrizione degli accordi di coesione che, secondo De Luca, dovevano essere firmati prima con la Campania, che è tra le regioni più grandi d’Italia e maggiormente esposte. Invettive contro il governo finite anche con attacchi pesanti diretti alla premier Giorgia Meloni etichettata ‘str…’ in un fuorionda.

“La sentenza del Consiglio di Stato sui Fondi per il Sud conferma l’atteggiamento ostruzionistico e colpevolmente strumentale del Governo Meloni. Adesso si proceda subito, nell’interesse delle cittadine e dei cittadini campani, alla definizione del procedimento di stipula dell’Accordo di Coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”. Lo ha detto il commissario regionale del Pd in Campania, l’on. Antonio Misiani. “È inaccettabile che, per vedere riconosciuti i propri diritti si è dovuti ricorrere alla magistratura. Ed è ancora più inaccettabile, in un momento così difficile per le famiglie italiane e soprattutto per quelle del Mezzogiorno, in cui servirebbe almeno rispetto e collaborazione tra le istituzioni, l’atteggiamento del Governo che continua a contrapporre le proprie decisioni propagandistiche e prive di fondamento all’interesse generale delle nostre comunità. Ha vinto – ha concluso Misiani – la perseveranza di chi, a testa alta,si è battutto a difesa della Campania, del Mezzogiorno e dell’Unità del Paese”.

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