Giancarlo Giannini nella Walk of Fame di Hollywood

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Così il noto attore italiano avrà il suo posto nell’olimpo dello spettacolo

di Davide Bottiglieri

Era solo questione di tempo. E non è un’osservazione campanilistica, perché la carriera di Giancarlo Giannini non si discute. Se l’attore ligure è indiscutibilmente uno dei volti italiani più apprezzati al mondo lo si deve a un talento immenso, declinato in più e più salse dall’età di diciotto anni, quando esordì in teatro a Roma con In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone.

Nel corso della carriera si è aggiudicato nel 1973 il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes per Film d’amore e d’anarchia e nel 1977 la candidatura all’Oscar al miglior attore per la sua interpretazione in Pasqualino Settebellezze, entrambi film diretti da Lina Wertmüller. Ha inoltre vinto sei David di Donatello, sei Nastri d’argento e cinque Globi d’oro. È anche noto per aver interpretato René Mathis nei due film della saga di James Bond Casino Royale e Quantum of Solace. Come doppiatore, ha prestato la voce a Jack Nicholson e Al Pacino in diverse significative interpretazioni. Un volto plastico, dunque, volto all’interpretazione di innumerevoli ruoli, dall’operaio proletario al boss mafioso, dal protagonista di commedie all’italiana a quello di pellicole di impronta più drammatica, utilizzando con disinvoltura anche numerosissimi dialetti, sia meridionali sia settentrionali.

Nonostante i molteplici riconoscimenti, non sono mancati i commenti piccati da parte dell’attore in un videomessaggio inviato alla presentazione di Filming Italy – Los Angeles 2023: “A Hollywood mi danno questa stella, a differenza di Venezia dove non mi hanno dato neanche un gatto nero”. Il festival, creato e diretto da Tiziana Rocca (Agnus Dei) e realizzato con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, in collaborazione con Associazione Produttori Audiovisivi, si occupa di promuovere le opere e gli artisti italiani all’estero. Tra gli eventi legati alla kermesse, c’è proprio il conferimento della stella, la sedicesima ad un artista italiano. “Sono intimidito dal ricevere la stella a Hollywood.”, aggiunge Giannini. “Sono stato tante volte in America, portando i miei film anche con Lina Wermuller. Abbiamo avuto un buon successo. Io ho avuto una nomination all’Oscar per Pasqualino Settebellezze, ma la stella penso sia più importante. Io così sono per il pubblico una star per sempre.”

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