Il salernitano in tre round batte l’idolo di casa: «Porto la mia Salerno in giro per il mondo»

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di Matteo Maiorano

Un successo straordinario che porta la firma (e i guantoni) del salernitano Dario Socci. Il pugile, grande tifoso della Salernitana, ha trionfato nell’incontro curato dalla prestigiosa promotion tedesca S.E.S. di Stanford.

Usti Nad Labem, cittadina della repubblica Ceca al confine con la Germania, ha fatto da cornice alla splendida prestazione di Socci, il quale dedica il successo al suo amico a quattro zampe Enea, da poco scomparso. L’intera preparazione al match è stata fatta a New York, nel quartiere Bronx, presso la Morris Park boxing club. «Sono stato colto alla sprovvista quando, a 2 settimane dalla gara, il mio avversario, di origine russa, ha subito un infortunio dando forfait per la sfida. Questo ha prodotto un netto cambio di preparazione a poche settimane dall’incontro».

Diverse le persone giunte da Salerno e Roma per dare manforte a Socci: «Ho avuto il sostegno di tante persone giunte dall’Italia per supportarmi». Richard Walter, idolo di casa, è stato subito messo agli angoli da Socci: «Dopo aver visionato alcuni suoi match ho compreso le difficoltà della sfida, ma ero abbastanza tranquillo. L’approccio all’incontro è stato usuale: concentrazione, mani alte e tanti jab: una volta trovata la giusta distanza ho cominciato a lavorare al corpo. Al secondo round l’avversario è andato giù per via di un diretto sinistro e dopo un po’ di nuovo al tappeto con un montante sinistro».

Il match è terminato al 3 round: «Dopo avergli preso bene le distanze, l’ho incrociato con un montante sinistro largo al fegato, chiudendo la pratica». Socci è orgoglioso di poter rappresentare Salerno in giro per il mondo: «Sono fiero di salire sul ring accompagnato dal vessillo che rappresenta la mia città. Ringrazio il gruppo Forte e in particolare il dottore Sessa per essersi preso cura delle mie mani, il maestro Giorgio Maccaroni ed Angelo Lepre che mi hanno accompagnato sul ring sostenendomi all’angolo».

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