“La lista Pannella fu marginalizzata dalla RAI. Dopo 11 anni arriva la sentenza CEDU

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Maurizio Bolognetti Segretario dei Radicali Lucani “Marco aveva ragione”

di Enrico Marotta

Una battaglia in cui Marco Pannella credeva molto, finalmente dopo 11anni arriva la sentenza CEDU. Strasburgo 31 Agosto – La Lista Marco Pannella ha vinto il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) per essere stata esclusa dai programmi ‘politici’ della RAI nel corso del 2010. La Corte di Strasburgo ha stabilito “che la marginalizzazione” della Lista Marco Pannella ha violato il diritto alla libertà d’espressione dell’associazione politica. Nella sentenza i giudici della Cedu hanno stabilito che lo Stato italiano dovrà versare alla Lista Marco Pannella 12 mila euro per danni morali. Riavvolgendo il nastro di ben 11 anni, che ricordo ha di quella elezione?
Ricordi? Mi viene che, nel 2009, per la prima volta i Radicali non riuscirono ad entrare nel Parlamento Europeo, grazie alla modifica della legge elettorale a ridosso del voto. Una percentuale consistente di elettori manco sapeva che eravamo presenti alle elezioni.
Mi viene in mente che nel 2010, da candidato presidente in pectore per la Lista Pannella alle elezioni regionali (Regione Basilicata n.d.r.), fui tra i firmatari di un documento intitolato “Attenzione! Senza democrazia non vi sono “Elezioni”, ma solo violente finzioni contro diritti civili e umani”. Ricordo quasi a memoria l’incipit di quel j’accuse fortemente voluto da Marco: “Se – come è purtroppo ormai probabile – si dovesse giungere al voto regionale del 28/29 marzo nelle attuali condizioni di negate legalità e democrazia, la decisione del parteciparvi o no s’impone sin d’ora come gravissimo, inevitabile problema di coscienza dinanzi all’inverarsi (per nonviolenti democratici quali siamo)del sicuro rischio di incorrere nel reato di complicità con opere di un Regime che negano radicalmente diritti umani, costituzionali, internazionali, individuali e collettivi; Regime che tende e sempre più riesce a ridurre lo Stato a mera copertura legalistica di questi crimini”.
Da troppo tempo in Italia il “gioco” politico, le elezioni si traducono in una partita truccata e da troppo tempo si consuma un attentato contro i diritti politici del cittadino. Se democrazia è conoscere per deliberare, dovremmo interrogarci seriamente sulla qualità della nostra democrazia.
Viene ristabilita la verità su un diritto violato all’epoca anche se con estremo ritardo… che giudizio da’ della sentenza CEDU?
La sentenza ratifica a babbo morto ciò che al tempo denunciammo.
Cosa penso? Mi viene in mente quel Marco Pannella, che è stato il mio mentore, che nel 1989 in una lettera indirizzata a Nilde Iotti scriveva: “Signora Presidente, dovunque si volga lo sguardo il prevalere di impulsi, riflessi, violenze istituzionali e sociali di carattere inequivocabilmente fascistico mi appare tragicamente chiaro. Se manca, o sembra mancare, la violenza squadristica, con le sue vittime e i suoi assassini, è perché l’assassinio dell’immagine, della verità, della tolleranza, delle idee, delle stesse leggi e del loro fondamento morale, la Costituzione, lo si compie oggi ogni ora, in modo più completo, profondo, radicale di allora, attraverso l’opera dei mass-media”.

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