La rivelazione stagionale ha i colori giallorossi

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di Matteo Maiorano

L’annus mirabilis della Rari Nantes va agli archivi con un successo di prestigio contro la più quotata Trieste. Alla Vitale, il roaster di mister Citro guadagna un successo fondamentale ai fini della classifica, che permette di guardare con grande ottimismo al 2020. All’esordio di stagione, contro un Brescia affamato dopo la delusione degli spareggi scudetto, nessuno avrebbe potuto pronosticare una situazione di classifica così felice. Dopo il trionfo ai play-off contro Latina, valso l’approdo in A1 dopo 26 anni, il gruppo non vuole smettere di sorprendere.

Il ds Mariano Rampolla, deus ex machina del progetto giallorosso, apre il libro dei ricordi: «Al giro di boa probabilmente nessuno avrebbe scommesso su di noi. In questi giorni stiamo ricevendo i complimenti un po’ a sorpresa delle altre squadre, che gratificano un lavoro partito da lontano. Il nostro campionato è ripreso laddove avevamo finito, con l’entusiasmo di chi sa cosa vuole. “Mister, se approcciamo bene le partite quest’anno possiamo divertirci” – dissi a Matteo Citro ad ottobre – E la squadra ha dato segnali importanti ottenendo tre punti nella difficile trasferta di Roma contro la Lazio».

Mariano rampolla
Mariano Rampolla

Il sesto posto in classifica non è casuale: «Avevamo già un’ossatura molto forte, composta da tanti salernitani legati in maniera viscerale al territorio. Poi i tre rinforzi, Cuccovillo, Elez e Tomasic, si sono integrati alla grande. Il loro apporto sarà decisivo nel momento clou». I tanti salernitani in rosa stanno trasmettendo entusiasmo all’ambiente: «Sono il nostro tesoro più grande. Loro vivono da anni il territorio e sanno bene quanto sia importante mantenere la categoria».

Parlare di final scudetto è inappropriato, ma in vista del centenario Rampolla fa un nodo al fazzoletto: «E’ difficile pronosticare le cose che accadranno da ora a 2 anni. So soltanto che il lavoro paga sempre. La promessa che faccio è che la Rari Nantes permetterà alla città di togliersi grandi soddisfazioni». Ma intanto, c’è una categoria da mantenere.

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