La scuola del 2022, gli studenti vogliono essere ascoltati

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di Vincenzo Sguera

Le proteste degli studenti italiani si stanno propagando in tutta la penisola ad una velocità disarmante. La morte di Lorenzo Parelli, avvenuta durante il suo ultimo stage di alternanza scuola-lavoro a Lanuzacco, in provincia di Udine, rappresenta l’ennesimo fallimento dell’istruzione italiana. Ormai nelle vesti di un’istituzione stagnante e poco incline al cambiamento. Spostandoci verso il Sud Italia, più precisamente all’interno dell’Istituto superiore Valentini-Majorana a Castrolibero in provincia di Cosenza, possiamo notare un’altra vicenda agghiacciante ai danni di giovani studenti e studentesse. Dalia Aly e le sue compagne hanno poi coraggiosamente denunciato un professore che avrebbe perpetrato per anni molestie durante le lezioni di matematica e fisica. In aggiunta, un altro evento fondamentale che ha caratterizzato fortemente l’ondata studentesca sono le linee guida della nuova prova di maturità 2022. E per concludere, vogliamo proprio parlarne delle aggressioni che hanno subito i giovani durante le manifestazioni di questi giorni? Delle risposte della ministra dell’interno? La Lamorgese sembrerebbe accusare i cosiddetti “infiltrati”, probabilmente manifestanti potenzialmente pericolosi. Circa 20 i feriti a Torino durante una manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro, e chissà quanti altri a Milano, Roma e Napoli. Questi scontri hanno riaperto il dibattito riguardante i codici identificativi sulle divise che permetterebbero di individuare con più facilità i responsabili delle “manganellate”. Insomma, in tutto questo caos solo una cosa è certa: i fatti contano più delle parole.

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