Le chiavi del paradiso cilentano costano due euro

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Unico requisito: essere residenti fuori dalla Campania o all’estero

Il sindaco Scarabino: “È un antidoto allo spopolamento”

di Andrea Bignardi

Due euro per una notte nel Cilento. Non è frutto di un sogno, ma l’iniziativa del comune di San Mauro La Bruca, che ha scelto di intraprendere un percorso nuovo all’insegna dell’ospitalità puntando sull’accoglienza turistica. Cinquecento abitanti, tanto verde, e la consapevolezza che il turismo possa realmente rivestire un ruolo fondamentale nell’economia del territorio cilentano. E proprio su questa premessa il primo cittadino Francesco Scarabino ha promosso un investimento economico ed umano, puntando al rilancio del suo territorio dopo i difficili mesi dell’epidemia di Covid19. È l’esempio concreto di un comune che prova a diversificare il suo core business e ad entrare direttamente nel gioco del mercato turistico, allestendo una struttura che possa rispondere alle esigenze dei tanti visitatori che già hanno scelto di sperimentare la piccola cittadina cilentana per le loro ferie estive. Unica condizione è quella di non essere residenti in Campania né di avere parenti sul territorio. Tanta è stata la risonanza dell’iniziativa che la piccola struttura è andata nel giro di pochi giorni in overbooking: si ipotizza già di riproporre il progetto nel periodo natalizio, contribuendo – si spera – all’agognata destagionalizzazione dei flussi turistici.

Sindaco, com’è nata l’idea di affittare camere a due euro a notte?

“Vede, il nostro è un territorio che negli ultimi anni ha sofferto particolarmente lo spopolamento. In particolare il comune che ho il piacere di amministrare, San Mauro La Bruca, ha perso nell’ultimo cinquantennio all’incirca la metà della sua popolazione residente. E questo nonostante ci troviamo in un territorio davvero ricco di bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche e culturali, e non solo perchè ci troviamo ad appena venti minuti d’auto dallo stupendo mare di Capo Palinuro. Per questo motivo abbiamo scelto di provare a diventare protagonisti di un progetto di accoglienza turistica che vada al di là delle pur bellissime località balneari del Cilento”.

L’attenzione mediatica sul progetto è stata davvero notevole: se l’aspettava?

“Abbiamo provato a mettere in luce le nostre bellezze restando fuori dai circuiti del turismo di massa. Ma al tempo stesso la nostra iniziativa prova ad ampliare l’offerta ricettiva del nostro bellissimo territorio. Anche perchè il Cilento non è solo mare. Basti pensare a quanta storia alberga nei nostri boschi e nelle nostre campagne. La nostra proposta, non a caso, è pensata soprattutto per le famiglie: dopo una mattinata al mare, magari, si potrà optare per un pomeriggio di trekking lungo la via dei Mulini, oppure al fresco dei castagneti di cui la zona abbonda”.

Qual è stato il riscontro dell’iniziativa? I turisti stanno accogliendo l’invito del comune?

“Assolutamente sì, anche in misura maggiore rispetto alle previsioni iniziali. Abbiamo praticamente già quasi tutto esaurito per il resto della stagione estiva. L’iniziativa proseguirà fino al 30 settembre, ma già stiamo pensando a replicarla anche in inverno, magari durante le festività natalizie. Vivere il Natale in paese per un turista, oltre ad essere un’esperienza davvero impagabile, può contribuire a risollevare la nostra economia attraverso la destagionalizzazione dei flussi turistici”.

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