L’Ora Qatar-tica: il Mondiale di calcio al setaccio!

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Start della rubrica di approfondimento del torneo attraverso il filtro del procuratore Ciro Crescenzo

di Davide Bottiglieri

– Iniziano i mondiali! L’esclusione dell’Italia non è l’unica cosa che fa notizia. Molti assenti di lusso non parteciperanno alla competizione più importante di questo sport, alcuni per infortunio, altri per scelta. C’è qualche esclusione che ti ha reso perplesso?

Naturalmente l’Italia è la grande assente, ma tanti saranno i campioni che, o per mancanza della propria nazionale, o per infortunio, o per una scelta esclusivamente tecnica mancheranno a questo grande appuntamento. È un peccato non poter ammirare campioni del calibro di Donnarumma, Haaland e Salah, che sicuramente sarebbero stati protagonisti. Come purtroppo non potremmo gustarci le giocate di Sadio Manè, ultimo pallone d’oro africano, infortunatosi qualche giorno fa, o dal grande trio francese Maignan, Pogba e Kantè, gli ultimi due grandi protagonisti del trionfo iridato transalpino del 2018, o del carioca Philippe Coutinho, fuori a causa di un problema muscolare. Dal punto di vista tecnico, mi ha lasciato perplesso l’esclusione del centrale inglese del Milan, Fikayo Tomori, il quale è reduce da una stagione colma di grandi prestazioni, conclusasi con la vittoria della Scudetto, ma soprattutto perché vedo una difesa di Southgate ricca di incertezze, ed una soluzione come il milanista avrebbe fatto comodo.

– Quali sono le favorite di questa edizione?

Dopo un’attenta lettura di tutti i convocati, resto convinto che tra le favorite troviamo sicuramente la Francia, che però dovranno sfatare il tabù che vedono, dal 2002, i campioni uscenti sempre non superare il girone. Poi il Brasile ha una rosa davvero competitiva in tutti i reparti, dove alla grande qualità offensiva, c’è un reparto arretrato dotato di qualità ed esperienza di cui magari altri non godono. La nazionale Argentina, storicamente ricca dei migliori giocatori offensivi del mondo come anche questa volta, e che spero vivamente possa trionfare sotto il cielo di Doha prima di Natale. Naturalmente poi ci sono Germania, Spagna, Belgio e Inghilterra, che partono sempre per vincere, ma per ora sono in seconda fila. Qualcuno dice che potrebbe essere l’anno dell’Inghilterra per un particolare motivo: nelle passate edizioni, si diceva sempre che i calciatori inglesi, arrivassero stanchi a causa delle tantissime partite disputate durante la stagione calcistica premondiale; stavolta, essendo passati solo quattro mesi, si pensa che potrebbero risultare particolarmente in forma, ma staremo a vedere.

– Quali indicheresti come sorprese?

Qui mi voglio sbilanciare. Allora, il Portogallo potrebbe dire davvero la sua: ha un fenomeno come Ronaldo, e rispetto alla vittoria di Euro 2016, ha giocatori di livello mondiale anche in altri reparti; il tutto gestito da una volpe della panchina come Fernando Santos. Parlando di grandi allenatori, come non citare Louis Van Gaal, che torna al mondiale con gli Orange dopo la mancata qualificazione del 2002 e il quarto posto del 2014; anche lui ha un parco giocatori degno e pronto per poter alzare la coppa. Concludo con la nazionale che potrebbe essere la vera sorpresa di questa edizione: l’Uruguay. Questa nazionale, figlia del grande e decennale lavoro di Tabarez, con il nuovo selezionatore Diego Alonso, può tornare davvero protagonista a distanza di 72 anni, con una difesa di tutto rispetto, un giovane centrocampo di qualità e quantità, e un attacco stellare composto dall’esperienza di Suarez e Cavani, e dalla nuova stella Darwin Nùñez del Liverpool.

– A chi è toccato, a tuo avviso, il girone più ostico?

Sicuramente Germania – Spagna sarà la partita più interessante della fase a gironi. Guardando gli altri, tutte le squadre sopraelencate dovrebbero riuscire a passare agevolmente il turno, se le aspettative saranno rispettate. Il girone più interessante però sarà quello con Brasile, Serbia, Svizzera e Camerun. Secondo me con queste sei partite ci sarà da divertirsi.

– Hanno fatto discutere anche le ultime dichiarazioni di Cristiano Ronaldo, che ha annunciato il ritiro in caso di vittoria del mondiale. È il momento giusto per dire addio al calcio?

Cristiano è uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Ha conquistato tutti i trofei ai quali ha partecipato, tra cui spicca la grande impresa agli Europei del 2016. Se dovesse alzare la Coppa il 18 Dicembre? Si, sarebbe il momento giusto per ritirarsi al massimo della gloria. Anche se, un giocatore come lui può ancora dare tanto al calcio, provando a vincere ulteriori trofei. Anche Zidane nel 2006 annunciò il ritiro al termine del mondiale, ed arrivò a sfiorare il trofeo. Che possa essere di buon auspicio per il Portogallo per arrivare in finale?

– Quali squadre faranno divertire?

Il divertimento nel calcio è suscitato per la maggior parte dal numero di goal e occasioni create nell’arco dei 90 minuti. Basandosi su questo principio, ci saranno molti reparti d’attacco che saranno in grado di estasiare i tifosi. Sicuramente le tre sudamericane, Argentina, Brasile e Uruguay saranno tra queste. Tra le squadre europee la Francia può far divertire molto, anche se Deschamps impone, solitamente, un gioco basato su una buona fase difensiva con ripartenze molto veloci, considerate le doti di Mbappè e compagni, ma anche Spagna e Olanda potranno soddisfare l’occhio di chi si vuole divertire, e voglio aggiungere una scommessa: la Serbia. Per non far torto a nessuno, vorrei azzardare anche una squadra africana, il Marocco, e tra le asiatiche i padroni di casa del Qatar e, perché no, il Giappone.

– Riesci a prevedere qualche clamoroso flop?

Questa domanda è particolarmente difficile, però gioco volentieri a fare il veggente, e dico che come nazionale flop mi giocherei la Germania.

– Indicaci qualche giovane talento che si farà notare durante il Mondiale.

Beh di talenti forti ce ne sono davvero tanti. Sicuramente i due centrocampisti spagnoli, Pedri e Gavi, non ancora ventenni, e già con alle spalle tanta esperienza in ambito internazionale. Poi come non pensare a grandi nomi come Leao, Foden, Vlahovic, Vinicius, Camavinga, oppure un grande difensore come De Ligt. Per tutti questi ragazzi, sarà davvero una grande vetrina. Faccio tre scommesse anche qui: il già citato uruguaiano Nuñez, Alphonso Davies del Canada come outsider, ed infine un ragazzo che mi sta impressionando più di tutti: l’inglese Bellingham del Borussia Dortmund.

– Uno degli argomenti tanto discussi in vista di questo Mondiale è inerente alle condizioni di lavoro di chi ha contribuito alla realizzazione dell’evento. Molti grandi sportivi hanno annunciato di boicottare il torneo non vedendolo. Qual è la tua posizione in proposito?

Si parla di migliaia di persone che hanno lavorato in condizioni di semi-schiavitù, e di questi tanti hanno perso la vita per realizzare le infrastrutture necessarie all’avvenimento, tra cui spicca il caso dello sfruttamento dei lavoratori migranti, che addirittura non hanno ricevuto alcuna retribuzione. Dunque, pare che siamo difronte a molteplici violazioni dei diritti umani. Ora, non sarò mai d’accordo su chi minaccia di boicottare il torneo non assistendo alle partite in programma perché le cose vanno sempre distinte. La parte calcistica, e quindi lo spettacolo, va supportato per la grandezza dell’evento, e tutti gli amanti del calcio e dello sport in generale è giusto che assistano alle 64 partite in programma. D’altro canto, questa violazione dei diritti umani non è una cosa che può passare così in cavalleria. Sarebbe molto bello che, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, e cioè sabato 10 dicembre, si possano organizzare delle manifestazioni pacifiche, in Qatar e anche negli altri Paesi rappresentati dalle loro nazionali, con lo scopo di rendere omaggio alle vittime di tali violazioni, con l’augurio che determinate situazioni non avvengano più, ma soprattutto per smuovere qualche coscienza di cd signori che permettono queste atrocità.

Detto questo, è sempre un piacere condividere con voi opinioni sul Calcio, e su ciò che lo circonda. Grazie ancora della disponibilità. Ci risentiamo presto e… buon Mondiale a tutti!

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