L’Udc apre ad Enzo Napoli: “Proviamo a dialogare”

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L’Udc di Mario Polichetti e Aniello Salzano apre al sindaco Enzo Napoli. Con una lettera indirizzata al primo cittadino e futuro candidato sindaco della coalizione di governo uscente, l’Udc raccoglie l’invito al dialogo.

«Il Sindaco di Salerno, Enzo Napoli, nei giorni scorsi ha lanciato un appello “alle forze moderate, ai cattolici storicamente portatori di valori originali, a quanti non si sottraggono pregiudizialmente al confronto sulle cose da fare e sul modo in cui farle”.

Ebbene, noi che siamo gli eredi autentici del Partito che è stato per decenni punto di equilibrio, l’interprete autentico del mondo variegato del moderatismo e che ha rappresentato in politica i valori del cattolicesimo democratico, accettiamo l’appello, accogliamo l’invito al dialogo, ma soprattutto la sfida sul piano del confronto “sulle cose da fare e sul modo in cui farle”», scrivono Polichetti e Salzano.

«Infatti il confronto sulle idee e sul programma, il colloquio sugli obiettivi da perseguire nell’interesse del “bene comune”, ciascuno con la propria identità, il proprio bagaglio culturale, di valori e di idee, non possono che farci fare un passo in avanti verso quell’ampia partecipazione democratica da tutti auspicata, e determinare un maggiore coinvolgimento ai processi amministrativi.

Del resto solo dal confronto franco e schietto possono nascere le convergenze sui problemi che la pandemia ha acuito e che occorre con la massima urgenza affrontare. Per andare oltre la stagione che il nostro Paese sta vivendo, e con esso la nostra città, serve ricercare dappertutto una prospettiva in grado di esaltare le ragioni della solidarietà che eviti alla democrazia di avviarsi verso un malinconico tramonto.

Il Sindaco Napoli auspica la nascita del “laboratorio Salerno ?” Ripetendo un vecchio adagio noi diciamo “se son rose, fioriranno !” e per saperlo non resta che accogliere l’invito, dialogare e provare. Tutto ciò nella convinzione che una più libera ed ampia circolazione delle idee e delle proposte possa essere viatico per un allargamento della partecipazione democratica ai circuiti decisionali», concludono.

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