Maresca, da Zagaria alla politica per dare una nuova vita a Napoli

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Classe 1972, napoletano segni particolari: magistrato. Catello Maresca, dopo un’ attenta riflessione, decide di scendere in campo, ma questa volta da politico per vincere le elezioni comunali e diventare il nuovo sindaco di Napoli. A sostenerlo Forza Italia ed una coalizione di centrodestra unita per far sì che Napoli possa ritrovare la sua dignità. Entrato giovanissimo in magistratura, ad appena 27 anni, i suoi primi incarichi furono nel contrasto della criminalità economica finché nel 2007 è approdato alla Dda di Napoli. In questo ruolo ha guidato alcune delle più note inchieste che hanno riguardato i casalesi. In particolare, il suo nome è salito agli onori delle cronache perché è stato il titolare delle indagini che hanno poi portato all’arresto del boss Michele Zagaria, capo dei capi della camorra casalese.La vera storia delle indagini e dell’ arresto di Michele Zagaria si possono leggere nel libro L’ultimo bunker scritto a quattro mani insieme a Francesco Neri. La sua ultima opera letteraria è NCO, le radici del male.

Durante la sua permanenza nella Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha contribuito a sgominare le costole militari e a sequestrare centinaia di milioni di euro in beni immobili e patrimoni accumulati dai boss locali. Nota la sua partecipazioni alle operazioni Zenit, Caccia al Tesoro e Gomorrah.
L’ultima è stata un’importantissima operazione incentrata sulla repressione del traffico internazionale di merce contraffatta. 

La sua discesa in politica era già stata annunciata per le scorse regionali. Come mai ha deciso di non scendere in campo allora e invece di candidarsi come sindaco di Napoli?
È stata un’idea che ho solo accarezzato, ma in quel momento ero ancora convinto di continuare a svolgere il mio ruolo nelle istituzioni come magistrato. Poi la spinta e l’energia di tanti amici, con cui già condivido un percorso civico e di impegno nel sociale, mi ha fatto capire che era arrivata l’ora di scendere in campo per dare delle risposte concrete ai cittadini delusi e rassegnati. “Con il cuore, senza paura” recita il claim della mia campagna: è proprio con questo spirito che ho deciso di mettere la mia esperienza nello Stato a servizio della città che amo. Con il coraggio e la passione che ho visto negli occhi di chi tra le scuole e per le strade lotta per il bene di Napoli.

Molti pensano che contro De Luca, l’unico che avrebbe avuto una possibilità di vittoria era proprio lei. E’ d’accordo con questa affermazione? 
Non faccio pronostici su una sfida che non si è mai tenuta. Credo che Stefano Caldoro sia stato un avversario altrettanto all’altezza. Ma in quel momento il presidente De Luca era troppo forte. Credo che chiunque sarebbe stato in grande difficoltà.

Lei arriva dal mondo della giustizia, cosa ne pensa dei tanti processi in capo a De Luca? Lo reputa credibile come politico?
Rispetto innanzitutto tutte le istituzioni. Di De Luca ho stima. La credibilità però passa anche attraverso i fatti e, in questo momento, la mia terra ha bisogno di molti fatti che passano attraverso un serio, profondo impegno da parte di tutte le istituzioni interessate. Io sono pronto a mettere tutto quello che ho perché ci credo. Per quanto riguarda i processi, da magistrato ho sempre avuto fiducia nel lavoro dei miei colleghi e sta a loro giudicare

Il Covid ha sicuramente messo in ginocchio molte persone ed attività commerciali. Un servizio di Giulio Golia, aspramente criticato, denunciava la possibilità di infiltrazioni camorristiche negli aiuti destinati a Napoli. Lei come si esprime a riguardo. Anche lei pensa che se lo Stato non si muove, in queste realtà, possa arrivare la camorra? 
Purtroppo la povertà e il disagio sociale rappresentano un terreno fertilissimo per la criminalità organizzata. Credo che la Camorra arriva dove si violano le regole, anche le più banali. È dal recupero della credibilità delle Istituzioni e delle loro regole che lo Stato deve ripartire e fare sentire la sua presenza. Per prevenire, non per reprimere. È quello che noi vogliamo anche per Napoli: ripristinare la legalità, la sicurezza attraverso il rispetto delle regole. Se non partiamo da qui, qualsiasi forma di criminalità troverà sempre una porta aperta. 

Ritorna nello scenario politico di Napoli, Bassolino che si candida con una coalizione di civiche. Già sindaco di Napoli per ben due mandati dal dal 1993 al 2000, Bassolino è stato anche per 10 anni il governatore della Regione Campania. Cosa pensa del suo operato in questi anni? E cosa significherebbe per Napoli un suo ritorno sulla poltrona di San Giacomo? 
Nutro grandissima ammirazione per Antonio Bassolino. Credo appartenga a una generazione di politici che hanno fatto scuola in Campania e non solo. Stiamo però, appunto, parlando del passato. Sono convinto che per risollevare le sorti di Napoli a Palazzo San Giacomo serva una ventata di novità rispetto agli ultimi 30 anni di amministrazione di sinistra.  

Dopo una serie di valutazioni, ha deciso di scendere un campo con una coalizione di centrodestra…
Il mio progetto è nato come un esperimento civico e si è poi arricchito del sostegno dei partiti di centrodestra.Trovo che la mia candidatura sia un laboratorio di sintesi tra la politica sana, che vuole il bene dei cittadini, e l’entusiasmo genuino di tante realtà civiche che conoscono il territorio. Mi auguro che possa essere preso a modello anche in altre città di Italia. La sinistra con PD e M5S ha scelto una strada diversa. La sfida è tra noi che rappresentiamo l’entusiasmo e loro che sono l’apparato.

Cosa sogna per Napoli e per i napoletani?
Sogno che la terza città di Italia torni ad avere la dignità che merita, a partire dal decoro urbano del centro e delle periferie, fino ad arrivare a un servizio di trasporto pubblico locale all’altezza delle aspettative dei napoletani e dei turisti di tutto il mondo. Sogno una Napoli che diventi capitale della Cultura in Europa e del Mediterraneo sul fronte del mercato marittimo. Una Napoli che restituisca ai suoi abitanti una risorsa preziosa come il mare, da troppo tempo negato. Una Napoli che non costringa i migliori cervelli del territorio ad andare a cercare lavoro fuori. Una Napoli sicura, dove le mamme possano andare a letto serene anche se i loro figli sono ancora in strada con gli amici. 

Catello Maresca come si immagina il suo futuro?
È un futuro nel quale il progetto per Napoli al quale stiamo lavorando insieme al centrodestra unito, possa trovare piena realizzazione. Vale a dire, una città più sicura, nuovi posti di lavoro, più mezzi pubblici, raccolta differenziata a regime e servizi all’altezza dei bisogni dei cittadini.

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