Si sono tenuti ieri a Santa Lucia di Quarto Oggiaro, a Milano, i funerali di Marzia Capezzuti, la giovane donna uccisa Pontecagnano Faiano a marzo dello scorso anno. I suoi familiari si erano rivolti alla trasmissione “Chi l’ha visto?” perché non riuscivano più a mettersi in contatto con la figlia di cui non avevano più avuto notizie. Il suo corpo è stato ritrovato solo il 25 ottobre dello stesso anno, in un casolare abbandonato tra Montecorvino Pugliano e la stessa Pontecagnano Faiano. Tre le persone indagate nell’inchiesta sulla morte di Marzia, tra cui un minore già rinviato a giudizio. Durante la funzione religiosa, don Giovanni ha chiesto «giustizia per Marzia e per tutte le donne vittime di violenze». Ha partecipato ai funerali, in rappresentanza del comune di Pontecagnano Faiano, l’assessora Roberta D’Amico: “Ringrazio personalmente le autorità presenti – da Serenella Calderara, Assessora al welfare ed alla salute, al Consigliere Giacomo Marini del Municipio 8 di Milano, fino al parroco Don Giovanni Salatino- e la famiglia, che hanno interpretato la nostra partecipazione per quello che era: un segno tangibile della nostra vicinanza e della nostra ferma condanna ad ogni forma di violenza”.
Costituito, intanto, a Pontecagnano Faiano, il Comitato civico “Marzo 2022” formato da donne di diversa estrazione culturale e politica che hanno trovato l’unità sulle tematiche inerenti la prevenzione della violenza di genere ed intendono portare avanti una serie di iniziative a tutela dei diritti negati. A rappresentarlo l’ex assessora Lucia Zoccoli e la giornalista Stefania Maffeo, promotrici del blog I Volti di Cassandra. Il Comitato costituisce un’azione di cittadinanza attiva, nato dopo i due episodi di femminicidio che hanno sconvolto la comunità di Pontecagnano Faiano: la barbara uccisione di Anna Borsa da parte dell’ex compagno e quella, appunto, di Marzia Capezzuti. “Nessuna resterà indietro, le donne che denunciano violenze crescono quindi c’è bisogno sempre più di attenzione”