Minacce no vax a De Luca: le dichiarazioni del governatore nel mirino delle chat dei negazionisti

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“Ormai puzza di cadavere”, “chi di napalm ferisce, di napalm perisce?”, “..andate a bruciargli la casa”, “vacciniamolo! un colpo per ogni marca”: sono alcune delle minacce all’indirizzo del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca pubblicate su una chat di Telegram denominata “Basta Dittatura” postate da frequentatori del gruppo. Nella chat – riporta l’Ansa – viene anche indicato l’indirizzo della casa di Salerno dove abita il governatore.

La Polizia, nei giorni scorsi, ha eseguito una serie di perquisizioni in sedici città italiane nei confronti di No Vax e No Green Pass. Si tratta di 17 provvedimenti nei confronti dei più radicali affiliati al canale Telegram “Basta Dittatura”. Tra questi anche una donna salernitana. Nei loro confronti sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi. Gli indagati istigavano sistematicamente all’utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi.

La discussione è stata avviata a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal governatore della Campania che ieri, parlando dei cosiddetti “no vax”, ha invocato l’uso del lanciafiamme. Tra i commenti ne figura anche uno in cui viene sottolineato che “Produrre del Napalm in casa non è così difficile”, con a seguire la “ricetta”: “nafta, olio di palma, alluminio, ecc.”. Numerosi sono anche i riferimenti all’inchiesta che vede De Luca indagato a Salerno.

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