Padre Seid Visin, ‘Suo gesto non per problemi razziali’

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“Voglio precisare ancora una volta che Seid non ha fatto quel gesto per problemi razziali”. A parlare è Walter Visin, padre adottivo di Seid Visin, l’ex calciatore di origini etiopi con trascorsi anche nelle giovanili del Milan, che a 20 anni si è tolto la vita a Nocera Inferiore (Salerno). Intervistato da Telenuova, Walter Visin ha ricordato che l’atto d’accusa scritto da Seid contro il razzismo e letta durante i suoi funerali “è stata scritta tanti anni fa. Mio figlio – racconta il padre – lottava contro le discriminazioni razziali di tutti i generi. Non faceva niente per sé, faceva per gli altri”. Walter Visin ha annunciato la volontà di dare un seguito alle idee contenute in quella lettera attraverso un progetto rivolto ai giovani “per aiutarli ad essere forti. Noi adulti, la politica, non siamo bravi, siamo egoisti. I giovani quindi devono essere forti per lottare come ha fatto Seid”. All’emittente ha parlato anche la madre, che ha posto l’accento “sull’isolamento che i ragazzi hanno vissuto” durante la pandemia, raccontando anche di come Seid avesse vissuto con difficoltà il lockdown trascorso a Milano, dove studiava giurisprudenza alla Statale, “chiuso 24 ore su 24 in una stanza nello studentato. Quello che dobbiamo fare è non lasciare i ragazzi da soli, devono stare insieme, socializzare”. La mamma di Seid ha raccontando come, nei primi anni di permanenza in Italia, il ragazzo “non voleva neanche sentir nominare l’Etiopia, non voleva saperne nulla. Ha sempre dichiarato in giro di essere nato in questa famiglia. E’ stato felice finché è stato un bambino. Quando ha iniziato a crescere – ha aggiunto – gli è tornato addosso tutto il passato, ha iniziato a essere più riflessivo, ha iniziato a vivere un disagio. Si è attivato, era un paladino della giustizia, infatti si è iscritto a giurisprudenza nonostante io cercassi di indirizzarlo altrove. Lui credeva nella giustizia”

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