Presidio Nazionale al Ministero dell’Università e della Ricerca: “si riattivi il dialogo sociale per un intervento serio”

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Il 20 aprile, alle ore 11:00, il personale dell’Università e delle Aziende Ospedaliere Universitarie protesterà presso il Ministero dell’Università e della Ricerca. Ad organizzare il tutto le OO.SS. di categoria, FLC/CGIL, CISL Università, UIL Scuola RUA, e i sindacati autonomi Gilda e Snals. Per quel giorno è prevista una partecipazione massiccia anche della delegazione salernitana che raggiungerà in pullman la capitale. A guidare i lavoratori e lavoratrici dell’Università degli Studi di Salerno, il Segretario Generale Gerardo Pintozzi.

Il loro intento è riattivare un “dialogo sociale costruttivocon le parti sociali rappresentative del comparto. Questo, infatti, è stato interrotto inspiegabilmente dallo scorso mese di novembre, malgrado gli impegni assunti dalla Ministra Anna Maria Bernini. La protesta nasce quindi dal forte disagio del personale. Vuole poi porre l’attenzione sulla necessità di un intervento del Ministero dell’Università e della Ricerca, al pari di quello messo in atto da altri Ministeri a tutela del proprio.

Infatti, in passato si era così riusciti a porre l’attenzione del Governo sulle lavoratrici e sui lavoratori dell’Università. Inoltre, si era riconosciuta la necessità di un finanziamento per valorizzarne il personale che, dopo anni di tagli e contrazioni, è divenuto il fanalino di coda di tutta la Pubblica Amministrazione.
Le loro rivendicazioni sono:

  • L’incremento del finanziamento ordinario delle Università;
  • L’utilizzo delle risorse aggiuntive stanziate con la legge di bilancio 2022 per la valorizzazione del personale per incrementare la retribuzione fondamentale;
  • La soluzione dell’annoso contenzioso con i lettori di madrelingua e delle problematiche contrattuali dei collaboratori linguistici;
  • La definizione di regole certe per tutto il personale che opera nelle AOU a supporto dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie;
  • L’applicazione nel contratto della norma che ha istituito la figura del tecnologo dell’Università;
  • La completa stabilizzazione dei personale precario.

Se la manifestazione di giovedì non dovesse bastare, le OO.SS. sono già pronte a programmare ulteriori azioni di lotte e di mobilitazione generale per ottenere un netto cambio di rotta da parte della Ministra e dell’Aran.

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