Processo casa Montecarlo, condannato l’ex presidente Gianfranco Fini

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Una operazione immobiliare dai contorni opachi e dietro la quale, secondo il tribunale di Roma, si nascondeva una attività di riciclaggio di denaro. Dopo sette anni dalla richiesta di rinvio a giudizio arriva la sentenza di primo grado per la vicenda legata all’acquisto di un appartamento a Montecarlo, al numero 14 di Boulevard Princesse Charlotte. I giudici della quarta sezione collegiale, dopo circa due ore di camera di consiglio, hanno condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, a 5 anni la sua compagna Elisabetta Tulliani.

Il tribunale ha inoltre inflitto 6 anni a Giancarlo Tulliani, 5 anni al padre Sergio e 8 anni a Rudolf Theodor Baetsen. Il tribunale ha sostanzialmente recepito l’impianto accusatorio della Procura di Roma che ai cinque muove l’accusa riciclaggio. A Fini, che era presente in aula, i magistrati contestano “la condotta relativa all’autorizzazione alla vendita dell’appartamento” escludendo l’aggravante e riconoscendogli le attenuanti generiche.

“Faremo Appello. Ci aspettavamo un’assoluzione, siamo convinti dell’innocenza del nostro assistito. Siamo certi che in Appello anche questo ultimo residuo sarà abbondantemente chiarito. La vicenda relativa all’autorizzazione alla vendita della casa di Montecarlo sostanzialmente, a nostro avviso, rappresenta una sovrapposizione rispetto alla stessa vicenda che ora è oggetto di un provvedimento di archiviazione”. Così i difensori di Gianfranco Fini, l’avvocato salernitano Michele Sarno e il collega Francesco Caroleo Grimaldi. “Siamo fortemente fiduciosi che in Appello anche questo ultimo piccolo segmento cadrà e l’esito sarà liberatorio sotto tutti gli aspetti”, sottolineano i due penalisti. Prescrizione? “Lo dobbiamo valutare, bisogna verificare quale qualificazione giuridica è stata data. Leggeremo le motivazioni”, concludono.

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