Rebus giunta, De Luca valuta nomi e ipotesi

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La lista dei ‘papabili’ per la Giunta Napoli-bis è sulla scrivania di Vincenzo De Luca che, dal suo ufficio al Genio Civile, alle spalle del Crescent e di Piazza della Libertà, come ogni venerdì, terrà anche oggi la consueta diretta social per fare il punto sulla campagna vaccinale e sulle iniziative politiche in corso. Sarà lui, molto probabilmente, a sciogliere i nodi per la formazione del futuro governo cittadino che rischia di slittare ancora a data da destinarsi a causa dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto il comune di Salerno sugli appalti truccati e il ‘sistema’ delle coop a cui sono affidati i servizi di manutenzione del patrimonio comunale. A Palazzo di città c’è fermento ma anche tanta tensione per quello che potrebbe nascere dopo l’interrogatorio dell’imprenditore Fiorenzo detto Vittorio Zoccola, al vertice delle coop che, grazie ai legami stretti con politici e funzionari pubblici, condizionava ogni gara e bando comunale. Al momento, le dichiarazioni fornite davanti al gip sono state secretate ma il clima, ovviamente, non è dei migliori dopo l’apparente euforia della vittoria al primo turno di lunedì sera, 4 ottobre, da parte del sindaco Vincenzo Napoli (anche lui indagato tra i 29 inseriti nel registro della procura) e della sua coalizione con il 56% dei consensi. Al vaglio del governatore ci sono due ipotesi: una tecnica e l’altra mista tecnico-politica, tenendo conto del dato elettorale e dei candidati che hanno ottenuto più voti. Per questo in pole ci sarebbero gli assessori uscenti Dario Loffredo, Mimmo De Maio (che rimarrebbe vice-sindaco) e Angelo Caramanno mentre tra le new entry potrebbe far parte del governo cittadino Paola De Roberto (‘Salerno per i giovani’) che andrebbe a guidare il delicato assessorato alle politiche sociali, dopo l’arresto del consigliere regionale Nino Savastano. Spunta anche il nome del prof Aniello Salzano, promotore della lista “Popolari e Moderati” che ha eletto i consiglieri comunali Gaetana Falcone e Giuseppe Zitarosa. La Falcone, anche in virtù del consenso ottenuto, potrebbe guadagnare la riconferma. L’ex sindaco, invece, sarebbe un profilo di rilievo nella giunta tecnico-politica che De Luca starebbe vagliando insistentemente mentre il figlio Roberto, assessore dimissionario nel 2018, avrebbe già rifiutato ogni proposta. Paky Memoli, la donna più votata alle comunali, eletta in Campania Libera, andrebbe alla presidenza del consiglio comunale. Resta il nodo legato ad Alessandra Francese, prima dei non eletti tra i Progressisti, moglie di Gianluca Izzo, presidente della cooperativa ‘San Matteo’, ora ai domiciliari per gli audio circolati su whatsapp in cui avrebbe indicato, anche con toni intimidatori, ai propri dipendenti di votare per la moglie. Per la giunta tecnica, invece, restano in piedi i nomi dell’avvocato Lorenzo Lentini e dell’ex professore Sergio Perongini. Non percorribile l’ipotesi del capostaff Enzo Luciano all’interno di un’eventuale giunta ‘extra’ anche per ragioni di opportunità politica in termini di equilibri tra le liste della coalizione.

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