“Stiamo attenti che a forza di dire che le riforme non sono una priorità, ci troveremo davanti al fatto compiuto che saranno il presidenzialismo e l’autonomia differenziata. In politica non basta dire quello che non si vuole. Occorre avere sempre un’idea, una proposta, un progetto”. È il monito di Landolfi, esponente di primo piano del PD campano e non solo, ex presidente della assemblea regionale del partito regionale ed ex segretario del PD salernitano, che si legge nell’ultimo post sulla pagina Facebook “Landolfi”, appunto. Un “avvertimento”, nemmeno tanto velato, al Partito Democratico, al quale oggi Schlein con le sue dichiarazioni di oggi sulle riforme ha dato la linea. Ma più che un avvertimento sembra allo stesso tempo uno sprone alla segretaria nazionale del PD a non dire solo “no” ma a presentare controproposte. Il tema centrale è quello sul presidenzialismo e quello del “premierato” o cosiddetto “sindaco d’Italia”. Una visione di fondo che potrebbe segnare innanzitutto una linea di demarcazione all’interno del partito, ma che allo stesso tempo potrebbe essere una indicazione sulle possibili alleanze, visto che la posizione assunta da Schlein sembra più vicina a quella del M5S.