Aeroporto, il no al distaccamento dei vigili del fuoco. Il ministero: senza soldi e uomini

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A settembre 2021 la prima istanza, il 7 novembre il sollecito. La richiesta è di Gesac ed è diretta al ministero dell’Interno, per ottenere un distaccamento dei vigili del fuoco all’interno dell’aeroporto “Costa d’Amalfi” di Pontecagnano Faiano. Un presidio necessario (ed anche obbligatorio) in vista dell’apertura dello scalo che dovrebbe avvenire a giugno con la concreta possibilità di primi voli già a luglio. Ma dal ministero dell’Interno, per ora, non ci sarebbero le condizioni.

Tecnicamente allo stato l’aeroporto non sarebbe classificato nelle tabelle ministeriali, quindi non ci sarebbe nessun obbligo da parte dei vigili del fuoco. Insomma secondo il ministero dell’Interno, al momento, dovrebbe essere la stessa Gesac ad accollarsi i costi del servizio di salvataggio e antincendio, essendo – fanno sapere:  «che è percorribile la possibilità di affidare la fornitura del servizio a gestori privati». Non sono bastati gli annunci ufficiali e neppure il via libera dell’Enac a far avviare l’iter. E neppure,  a quanto pare, l’impegno di Gesac nel realizzare un apposito spazio fisico per il distaccamento dei vigili del fuoco. Sempre dal ministero non ci sarebbero fondi e personale (sempre allo stato) per aprire un nuovo distaccamento aeroportuale. Naturalmente, si spera, che sia solo questione di tempo, seppur l’iter prevede oltre l’assunzione di nuovo personale anche la formazione adeguata per quanti dovranno svolgere attività di salvataggio al “Costa d’Amalfi”. Tempo che però, secondo l’ultimo cronoprogramma, stringe: a giugno le porte dovrebbero essere aperte e con esse tutto il necessario per far decollare finalmente lo scalo di Salerno. E il dipartimento dei vigili del fuoco comunque chiarisce: «la presa in carico del servizio di salvataggio e antincendio da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è comunque subordinata all’acquisizione delle risorse necessarie». Ed ancora: «pur prendendo atto del parere dell’Enac (che innalza lo scalo al VII livello) non si dispongono delle necessarie unità di personale operativo da destinare all’apertura di un nuovo distaccamento aeroportuale». Dunque sarà Gesac ad occuparsene e a pagare e soprattutto a trovare la giusta squadra per affidare questo indispensabile servizio di sicurezza. 

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