Agenas, PNE: area cardiovascolare Ruggi tra le migliori d’Italia

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L’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno tra le prime 11 strutture che hanno effettuato 200 o più interventi per il bypass aorto – coronarico: dopo il primato del Gemelli di Roma, al secondo posto si conferma il nosocomio salernitano. E’ quanto emerge dal Report su dai 2022 redatto da Agenas presentando la nuova Edizione del Programma Nazionale Esiti (PNE 2023). Il PNE, sviluppato da Agenas su mandato del Ministero della Salute, ha l’obiettivo di valutare l’efficacia nella pratica, l’appropriatezza, l’equità di accesso e la sicurezza delle cure garantite dal Servizio sanitario nazionale (SSN) nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (LEA). I dati dell’edizione 2023 fanno riferimento all’attività assistenziale erogata nell’anno 2022 da circa 1.400 ospedali pubblici e privati.

Nel 2022 c’è stata una significativa ripresa delle attività negli ospedali con un aumento dei ricoveri rispetto al 2021 (più 328mila), in particolare di quelli programmati e diurni, che si riavvicinano ai volumi registrati prima della pandemia, sebbene persista una riduzione del 10% rispetto al 2019 (circa 890mila ricoveri in meno).

Gli interventi per il bypass aorto – coronarico al Ruggi sono stati 308 rispetto ai 297 del 2019.

Sempre l’ospedale di Salerno nella valutazione dell’area cardiovascolare è l’unico del sud Italia che entra nei primi 18 posti tra le 55 strutture italiane che hanno tutti e 6 gli indicatori calcolabili: infarto miocardico acuto, stemi, scompenso cardiaco con gestizio, bypass aortico- coronarico isolato, valvuloplastica, riparazione di aneurisma. Secondo Agenas, l’area cardiovascolare è considerata con un «livello di qualità alto».

Al vertice della classifica nel 2022, secondo i dati del Pne, c’è l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, l’unica struttura ad aver raggiunto un “livello di qualità molto alto”.

Cresce il numero dei tagli cesarei con regioni come la Campania, Sicilia, Lombardia, Puglia e Lazio dove questa pratica e ‘ superiore al 40%.

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