Anatocismo, maxi condanna per una banca

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di Andrea Pellegrino

E’ di oltre 340mila euro la somma che un istituto di credito campano dovrà risarcire ad un suo correntista. Il Tribunale Civile di Napoli ha accolto la tesi dell’avvocato Carlo Scorza e dell’associazione “Emergenza Legalità” di Salerno dimostrando il comportamento non regolare di una banca che ora dovrà anche accollarsi le spese processuali. Un maxi risarcimento che sancisce la linea di condotta errata dell’istituto di credito trascinato in giudizio. Il tutto si basa anche sulla consulenza di un Ctu che avrebbe dimostrato la validità delle denunce presentate dal correntista che aveva acceso il proprio conto corrente nel 1989. La banca è stata citata in giudizio per anatocismo, ed in particolare per applicato al rapporto la capitalizzazione degli interessi in violazione delle norme previste ed in assenza delle condizioni di reciprocità e periodicità imposte dalla legge, nonché abusando di posizione dominante, nonché per aver applicato, sempre, interessi passivi superiori alla misura legale, commissioni di massimo scoperto valute e spese di tenuta conto non dovute, perché in parte illegittimi e per altro verso mai validamente pattuiti per iscritto, e di usura. Ricorso ritenuto legittimo quindi per i giudici del tribunale di Napoli che hanno accolto tutte le tesi della difesa del correntista.

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