Battipaglia, sub-ambito rifiuti: duro attacco delle opposizioni alla sindaca Francese

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Il primo cittadino: “Quanto detto non corrisponde a verità, ma potrebbe essere necessario riorganizzare Alba”.

Di Cunzolo: “La città è diventata una colonia del sistema deluchiano”

Creano malumori a Battipaglia le scelte in materia del nuovo sub-ambito per la gestione del ciclo dei rifiuti. La città capofila della piana del Sele dovrebbe infatti essere collocata insieme ai comuni dei picentini e sotto il coordinamento di Pontecagnano Faiano. Una sconfitta per i candidati dell’opposizione che attaccano la scelta della giunta Francese. In particolare a criticare la decisione in via di assunzione è stato il candidato primo cittadino di civicamente Maurizio mirra ti dà sempre ha fatto della battaglia ambientalista il suo vessillo. “Si tratta di una scelta innaturale dal punto di vista geografico innanzitutto- ha commentato Mirra – Nell’ultima riunione tenutasi alla presenza dei sindaci della zona il nostro sindaco non si è infatti presentato ed è stato scelto come comune capofila quello di Pontecagnano Faiano”. Una sconfitta doppia per il candidato sindaco a giudicare anche dalla seconda conseguenza che comporterebbe il passaggio nel sub-ambito dei Picentini: una forte limitazione all’operatività della partecipata Alba Srl. “Si è deciso infatti – ha aggiunto Mirra – che le società di gestione dei rifiuti attive nel sub-ambito non potranno partecipare alla gestione del sum-bambito stesso”. Un dato, quest’ultimo, che è stato interpretato in modo ancor più drastico dal consigliere comunale uscente di opposizione Luigi D’Acampora, che senza mezzi termini ha parlato di “morte” di Alba Ecologia. “Ancora una volta la nostra città, e le sue realtà lavorative ed economiche, vengono colpite a causa del disinteresse di chi dovrebbe difenderle – ha commentato il consigliere – Inspiegabilmente, l’amministrazione di Battipaglia prima ha deciso di entrare nel sub ambito dei Picentini, e non in quello della Piana del Sele-Cilento, e poi alla riunione dello scorso tredici agosto, decisiva anche per il futuro della nostra città, ha deciso di non partecipare». Così facendo non solo abbiamo confermato il ruolo di comune capofila per Pontecagnano – aggiunge D’Acampora – ma abbiamo deciso che il nuovo gestore unico dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti sarà scelto con una gara effettuata escludendo esplicitamente le società partecipate già esistenti. Un chiaro riferimento ad Alba che viene travolta dalla decisione dei sindaci nella riunione disertata dalla nostra amministrazione». Al contrario di quanto accade, invece, a Capaccio Paestum che nella gestione avrà un ruolo centrale. «Battipaglia non può continuare ad essere guidata da chi non sa difenderla – ha concluso D’Acampora sottolineando i potenziali problemi occupazionali derivanti dagli ultimi sviluppi della vicenda – Ecco perché ho chiesto un urgentissimo incontro con i sindacati, i lavoratori e la dirigenza di Alba per cercare di trovare assieme una soluzione che salvi almeno i lavoratori”. E il tema rifiuti è stato anche uno dei punti centrali delle interviste ai candidati sindaco preliminari ad un dibattito pubblico rilasciate all’emittente locale SudTv. Di perdita della sovranità della città ha parlato il candidato sindaco Brunello di Cunzolo, sostenuto, tra gli altri, da Nuovo Psi e Forza Italia. “Questa è la città degli altri – ha commentato Di Cunzolo – Una colonia interna del governo deluchiano. Il nostro programma punterà sul recupero della sovranità sottratta da questa attività predatoria agita grazie a governi cittadini fantoccio”. La Francese, dal canto suo, ha difeso proprio nel corso dell’ultimo confronto televisivo le scelte della sua amministrazione: “Quanto affermato sulle sorti di Alba non corrisponde a verità, ma del resto siamo in campagna elettorale: resta il fatto che come giunta abbiamo lavorato strenuamente per difenderla e che da due anni chiude il bilancio in attivo”. “Sara l’assemblea dei sindaci del sub-ambito a decidere in un momento successivo della gestione del ciclo dei rifiuti – ha concluso – E nel caso qualcosa Alba dovrà cambiare in Alba quanto a gestione e organizzazione”.

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