Camerota: Dell’Omo conquista la folla. “La Regione non ha aperto lo sportello per i fondi europei; noi saremo i primi in Campania”

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Ieri sera nella frazione di Licusati a Camerota, Pasquale Dell’Omo, noto imprenditore, candidato al consiglio comunale della città con la lista “Uniti per cambiare”, ha fatto il pieno di applausi per la concreta speranza che egli, nelle sue parole, ha dato ai suoi concittadini. Tante le persone che hanno incontrato l’esponente della lista civica, supportato anche dal PPE, il più grande partito europeo, raccontandogli le loro storie, esperienze, speranze. Lui, nativo di Napoli ma cresciuto a Camerota, ha raccontato che poteva lasciare tutto e tornare a Napoli, ma un po’, come avviene nelle favole a lieto fine, ha voluto restare nella terra che lo ha adottato e voluto bene, che ha visto aprire le attività dei propri genitori e ha voluto sostenere la battaglia per la crescita di quella piccola terra di immenso valore storico e turistico fino alla decisione di candidarsi per esser protagonista. Sabato scorso dall’europarlamento a Bruxelles, è venuta a sostenerlo anche Lucia Vuolo, uno dei maggiori esponenti italiani del PPE, promettendo che, a vittoria ottenuta, tornerà per aprire uno sportello diretto con l’Europa per favorire aziende, imprese e giovani che vogliono realizzare i loro sogni rimanendo nella propria terra. “L’onorevole Vuolo è venuta a Marina di Camerota ma ha voluto fortemente vedere anche le altre frazioni ed è rimasta affascinata dalla Chiesa in piazza San Marco e dal nostro bambino Gesù di Praga – ha ricordato Dell’Omo – la Regione Campania ad oggi non ha aperto alcuno sportello collegato ai fondi europei nonostante sia stato richiesto più volte e noi lo apriremo direttamente, baipassando tutta la burocrazia della politica ed accendendo ai fondi diretti che porteranno Camerota in una dimensione europea. Saremo i primi della Regione, il comune capofila dei comuni cilentani”. Una svolta fondamentale che Dell’Omo vuole attivare per il bene della sua comunità al di là di qualsiasi stemma di partito e far si che l’ordinario non passi per straordinario come spesso l’ormai ex amministrazione ha fatto.  

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