C’è silenzio all’Olimpico di Roma, nello spazio riservato agli ospiti ma non per molto. Lo spicchio è riempito soltanto dai pochissimi che hanno voluto raggiungere lo stesso l’impianto per godersi il match tra la Lazio e la Salernitana. Hanno così partecipato alla festa di mister Davide Nicola e dei “suoi” ragazzi che hanno travolto la squadra di Sarri e di patron Claudio Lotito, l’ex presidente del cavalluccio marino. La partita si era messa male per Fazio e compagni che durante il primo tempo si ritrovano sotto di un gol e senza una pedina fondamentale: Gyomber esce dopo soli dieci minuti per infortunio. Al suo posto è già ora di Dylan Bronn sorpreso (insieme a Sepe) da Mattia Zaccagni che porta la squadra biancoceleste in vantaggio. La Salernitana entra negli spogliatoi in svantaggio ma si trasforma: prima Candreva (l’ex di turno) prende le misure con un pallonetto che lascia spiazzato Provedel poi il vantaggio procurato da Federico Fazio. E’ già 2 a 1 all’Olimpico quando è Boulaye Dia a chiudere la pratica, dopo essere subentrato al posto di un affaticato Bonazzoli che sembra non trovare la porta e neanche la quadra, fa il 3 a 1 assistito da Bradaric che – invece – sembra proprio essere entrato nella parte (finalmente, nda). Tutto sotto gli occhi di Lotito e di un parterre d’eccezione. La festa adesso si sposta a Salerno, la Salernitana scaccia via i fantasmi del passato e lo fa magistralmente sul rettangolo verde.