Eboli e Battipaglia scelgono il loro sindaco: sfida Cuomo-Conte, Francese-Visconti

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Oggi, domenica, e lunedì le città di Battipaglia ed Eboli, che contano insieme oltre ottantamila abitanti, tornano alle urne. Com’è ormai consuetudine per questi due centri, in cui la proposta politica appare decisamente frammentata, il primo turno non è riuscito a dipanare la matassa delle centinaia di candidati al consiglio comunale e dei tantissimi candidati a primo cittadino che si sono proposti per governare i due importantissimi centri della Piana del Sele. Due città tanto vicine geograficamente quanto distanti, sia politicamente che socialmente. Due mondi distinti e separati, espressione di territori con problematiche diverse e composite.
Accomunate, però, da un comun denominatore: l’ambiente, proprio come lo Stir che incombe al confine tra i due centri e sul cui funzionamento tante sono state le polemiche e le proteste che si sono susseguite in questi anni.

A Battipaglia Cecilia Francese, sindaco uscente, si sfiderà con il presidente dell’Asi Antonio Visconti, sostenuto dal centrosinistra. 45,69% il risultato conseguito dalla sindaca al primo turno, a dispetto del 33,08% riportato dal suo sfidante. Ad Eboli tra la miriade di candidati a sindaco in corsa sono prevalsi, con un margine di distacco ancora minore, due volti ormai storici della politica locale, entrambi da tempo strutturati nell’ambito del centrosinistra, seppur con sfumature differenti: Tonino Cuomo e Mario Conte. Al primo turno l’ex deputato e politico di Italia Viva ha riportato il 20,59%, mentre Conte è riuscito a superarlo di 1270 voti, conseguendo il 26,93%. Difficile e inopportuno, considerato il silenzio elettorale in corso nelle due realtà della nostra provincia, azzardare pronostici: certamente sarà una battaglia aperta e complessa che, comunque giunga a compimento, imprimerà una svolta nella governance delle due città.

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