Frana del 5 maggio ’98: una ferita ancora aperta a Roccapiemonte

0
565

La frana del 5 maggio 1998 a Roccapiemonte è una ferita ancora aperta per il Comune di Roccapiemonte.

“Non dimenticheremo mai quelle drammatiche ore, le tante vittime, tra cui il nostro amato concittadino-eroe
Aldo Amatruda” afferma il sindaco Carmine Pagano.

Una ricorrenza tristissima quella delle frana del 5 maggio: morirono 161 persone. Tra queste l’infermiere Aldo Amatruda che aveva appena terminato il suo turno nel vecchio ospedale Villa Malta di Sarno. Rimase in servizio per soccorrere i primi feriti che giungevano da altre zone della cittadina sarnese. Fu travolto dal fango, così come inghiottita l’intera struttura. “Un eroe cui è stata poi conferita la Medaglia d’Oro al valor civile e Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Aldo Amatruda è sempre presente nella mente mia e dell’intera comunità di Roccapiemonte” dichiara il sindaco Pagano.

Una tragedia, quella della frana del ’98, che per alcuni ha rappresentato una sorta di vendetta della natura da parte dell’uomo incapace di proteggere ed amare il proprio territorio nella maniera più idonea. Questa data, però, diventa anche un monito per fare di più e meglio. Ed è proprio questa la sfida che vuole raccogliere, assieme agli altri amministratori, il sindaco Pagano.

“Questa triste pagina della nostra storia deve certamente indurre noi Amministratori a fare sempre di più a difesa dell’ambiente” afferma il sindaco di Roccapiemonte “E’ un compito non semplice perché ci si scontra sempre tra le maglie della burocrazia e con la mancanza dei fondi necessari. Insieme ad altri Sindaci, posso assicurare che si sta facendo di tutto per ottenere risposte dagli Enti preposti al fine di poter giungere ad una piena messa in sicurezza del nostro territorio”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here