Guarini, la lettera a Piantedosi e la nascita di un nuovo progetto politico

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Cesare Guarini referente provinciale di Exit – Sovranità popolare e presidente del comitato “Fermare la Guerra” sezione Salerno, in un post ha spiegato le motivazioni che hanno spinto lui ed un nutrito numero di cittadini salernitani ad inviare una lettera via pec al ministro Piantedosi sulla richiesta di scioglimento del Consiglio Comunale di Salerno inerente il caso Torrente Fusandola, riportato all’attenzione del governo nazionale dall’interrogazione parlamentare attivata dal vice presidente alla camera di “Noi Moderati” Pino Bicchielli. Infine Guarini fa presente che a breve ci sarà la nascita di una nuova realtà politica.

Questo il testo del messaggio di Cesare Guarini:

Vi comunico ufficialmente che abbiamo provveduto ad inviare, tramite posta elettronica certificata indirizzata al Ministro dell’Interno Dott. Piantedosi, la richiesta di scioglimento del Consiglio Comunale di Salerno e la rimozione degli amministratori inadempienti.
Tale richiesta è motivata dall’esigenza urgente e indifferibile di garantire la piena incolumità delle persone e del patrimonio pubblico e privato.
L’iniziativa, voluta da un nutrito gruppo di Salernitani e da noi attivata è certamente un passo in avanti per la risoluzione delle mille problematiche che attanagliano la Città di Salerno, ma che necessitano però di una più ampia partecipazione per una più efficace operatività e per la predeterminazione di scelte condivise.
E’ sempre più sentita, dalla cittadinanza, l’esigenza di dare una cambio di passo all’azione amministrativa a causa di una più marcata carenza del ciclo produttivo che ha scaturito, e continua a scaturire, chiusure delle attività produttive con la conseguente perdita di posti di lavoro traducendosi in abbassamento del PIL locale e quindi delle entrate nelle casse comunali.
A sua volta comporta un ulteriore aggravamento del bilancio comunale che già da quest’anno vedrà un aumento delle imposte locali a carico dei contribuenti salernitani.
Inoltre, l’aumento indiscriminato dell’edificato, in virtù della diminuzione della natalità, e in totale contrapposizione con l’andamento demografico, comporta non solo l’instabilità del mercato con un deprezzamento degli immobili più datati, che tra l’altro faranno fatica ad essere adeguati ai nuovi indirizzi normativi dettati dalla comunità europea, ma comporterà anche un netto peggioramento dello stato manutentivo generale delle infrastrutture urbane (fognature – illuminazione – strade etc.) a causa del notevole aumento dei costi che dovranno essere compensati da una più alta tassazione.
Dal punto di vista paesaggistico, invece, stiamo assistendo al peggioramento dello skyline “panorama urbano” con opere che risultano incomplete da decenni ed altre se ne stanno aggiungendo unite al deterioramento delle edificazioni antiche del centro storico che andrebbero invece rivalutate. Questo avrà certamente ripercussioni negative sul turismo culturale, sulla qualità di vita dei residenti e sul commercio locale.
Per tali motivi, largamente condivisi, abbiamo deciso di avviare un vero e proprio progetto politico culturale strutturato che sarà volto a dare nuove prospettive socioeconomiche alla città e che sarà illustrato più nei dettagli nel primo meeting organizzativo.

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