Le inchieste scuotono il voto

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di Marta Naddei

Un inquietante intreccio tra pubblica amministrazione e malaffare ha scosso le ultime settimane di campagna elettorale. Prima il caso Agropoli, con l’inchiesta per voto di scambio politico-mafioso che coinvolge l’attuale sindaco Adamo Coppola e il suo predecessore, Franco Alfieri, oggi candidato alla carica di primo cittadino nella vicina Capaccio Paestum.

Realtà che, in base all’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia e coordinata dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro, sarebbero legate a doppio filo: sotto i riflettori è finita l’intera attività amministrativa agropolese dell’ultimo quinquennio che porta la firma, appunto, di Alfieri e Coppola. I rapporti con lo storico clan dei rom dei Marotta e con un imprenditore che ha base ad Agropoli e Capaccio la scia seguita dagli inquirenti. Tanto Alfieri quanto Coppola non sono stati destinatari di provvedimenti di custodia cautelare ma i loro nomi sono stati iscritti sul registro degli indagati ed entrambi hanno subito delle perquisizioni.

Poi, anche la terra natale di Alfieri non è stata esente da guai giudiziari: nei giorni scorsi, infatti, è finito in manette il capo ufficio tecnico del Comune di Torchiara. Domenica, i cittadini saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale: si sfideranno Massimo Farro e Francesco Inverso con Luca Cerretani, capogruppo del Pd alla Provincia di Salerno, che si ricandida al Consiglio comunale.

Torna al voto anche San Mauro Cilento, senza amministrazione dal maggio dello scorso anno, quando i carabinieri arrestarono il sindaco del Comune di San Mauro Cilento Carlo Pisacane, due assessori comunali, due consiglieri, il segretario comunale, i responsabili dell’ufficio tecnico e dell’ufficio di Ragioneria. All’epoca, gli inquirenti delinearono un «quadro di gestione familistico-clientelare della cosa pubblica»: un giro di mazzette, gare d’appalto truccate, delibere false e incarichi assegnati per via diretta. Ultimo scossone, sempre nel sud della provincia di Salerno, è quello che ha portato a 12 misure di custodia cautelare a Camerota: qui, nei guai sono finiti i due ex sindaci Romano e Troccoli, ex assessori ed ex consiglieri comunali. Anche in questo caso le accuse sono di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro.

Insomma, veri e propri casi in cui la cosa pubblica è stata asservita a interessi privati proprio da parte di chi, come gli amministratori comunali, avrebbe dovuto salvaguardare proprio la prima, nell’interesse dei cittadini rappresentati.

La carica delle donne: in sei puntano alla fascia tricolore. A Nocera Superiore c’è Raffaella Ferrentino che con una coalizione civica tenta di scalzare Giovanni Maria Cuofano, la corazzata di Peppe Fabbricatore ed il movimento civico di Mimmo Oliva. Prima volta a Sarno per una donna candidata sindaco. In campo con il centrodestra c’è Anna Robustelli. Anche Pagani ha la sua candidata: è Luna Ferraioli che corre con “Spazio Aperto”. Prima volta anche a Vietri sul Mare dove Antonella Scannapieco sfida Giovanni De Simone. A San Cipriano Picentino c’è Sonia Alfano che sfida l’ex sindaco Attilio Naddeo e Massimo Zoccola. A Torraca, invece, c’è Maria Teresa Filizola che tenterà di scalzare l’uscente Francesco Bianco.

Corse solitarie a Oliveto e Omignano: s’attende solo il quorum. Mino Pignata è l’unico candidato ad Oliveto Citra. Sarà il primo a sapere già domenica se è nuovamente sindaco del comune. A lui infatti basterà raggiungere il quorum. Stessa cosa ad Omignano, dove corre solo Raffaele Mondelli. Anche per lui basterà attendere il quorum a urne chiuse domenica sera.

A Valle dell’Angelo Partito democratico vs Partito democratico. A Valle dell’Angelo è sfida interna al Partito democratico. Sia l’uscente Salvatore Angelo Iannuzzi che Nicola Coccaro, provengono dalle file dei dem.

Nella piccola Atrani duello Gambardella-Laderchi. Nel più piccolo comune per densità di popolazione, Atrani, sono due gli sfidanti: Francesco Gambardella e l’uscente Luciano Laderchi.

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