Michele Brigante introduce il “suo” Puc: «Deve essere finalizzato al bene comune»

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La discussione ieri in giunta con i colleghi assessori e il primo cittadino Enzo Napoli. “Il concetto di bene immobile negli ultimi due anni è cambiato. La proprietà privata diventa bene comune: questo è un aspetto innovativo dell’urbanistica cittadina, semplificando anche i processi. Cambia radicalmente il rapporto gerarchico tra Pieno e vuoto, tra aperto e chiuso”

Aveva promesso di essere l’assessore del “cambiamento” ma anche quello dell’equilibrio, quello degli spazi. L’anello di congiunzione tra linee e geometrie e i cittadini salernitani: Michele Brigante non ha perso neanche un minuto dal suo insediamento a Palazzo di Città e ha studiato davvero in questi mesi, fino ad arri- vare alle conclusioni che rappresentano però soltanto l’inizio di una nuova pagina tra passato e futuro. L’urbanistica che guarda in avanti, che si fa spazio, che dà aria e crea il vero equilibrio tra tutti gli elementi a disposizione della città di Salerno. “Bisogna capire che i tempi cambia- no, ma non solo quelli: cambiano le esigenze delle persone”. E’ fermo sui suoi concetti ed è per questo che apporta delle modifiche importanti e funzionali al Puc (Piano Urbanistico Comunale). Ieri ne ha discusso in Giunta, trovando l’assenso e i complimenti del primo cittadino Enzo Napoli. “Comprerebbe – ora come ora – una casa con una sola finestra? In tempi di Covid quanto è stato importante anche solo un terrazzino? – sottolinea l’assessore – ecco, gli spazi devono cambiare nell’ottica della loro funzionalità, delle esigenze di tutti”.

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