Parchi e verde, ecco il nuovo bando. Escluse le cooperative di Zoccola

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Cinque lotti per 169mila euro. C’è la clausola sociale per salvaguardare i vecchi dipendenti. Dovranno aprire e chiudere le ville comunali e garantire la manutenzione del verde pubblico

La chiusura dei parchi cittadini, provocata dai procedimenti di revoca di tutti gli appalti affidati alle cooperative sociali a cui erano assegnati i servizi di manutenzione, custodia e gestione del verde pubblico, scattata all’indomani dell’inchiesta giudiziaria dello scorso 11 ottobre 2021 da parte della Procura della Repubblica di Salerno coordinata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha creato disagi e malumori tra i cittadini impossibilitati in questi giorni di festività natalizie a poter passeggiare liberamente nei pochi polmoni verdi della città o fare un po’ di sport all’aria aperta. Cancelli chiusi a Mercatello, così come in via Irno al parco ex Salid. Stessa situazione anche per la Villa Comunale di via Roma che, tramite un’ordinanza del sindaco Vincenzo Napoli, era stata chiusa nei giorni del 24 e 31 dicembre per evitare assembramenti anche in virtù dell’evento in corso Luci d’Artista ma che, a causa della carenza di personale comunale, è rimasta comunque con i lucchetti sigillati in attesa che dagli uffici del settore Ambiente e Verde Pubblico si sbloccassero le procedure per i nuovi affidamenti come aveva annunciato prima di Natale l’assessore all’Ambiente Massimiliano Natella. A salvarsi è stato il Parco Pinocchio, la cui gestione è in capo alla società partecipata Salerno Solidale. Sempre per la Villa comunale e il lungomare, il Comune avrebbe trovato il personale in organico per garantire l’apertura e la chiusura delle aree. Il nuovo anno porta anche il tanto atteso ‘bando ponte’ che sembra essere stato definitivamente approntato come si legge in una determina a firma del Dirigente di settore Luigi Mastrandea. Da Palazzo di Città potrebbe arrivare la svolta tanto attesa per riaprire i parchi cittadini, con un temporaneo affidamento della durata di tre mesi prima del bando biennale nel quale non si esclude la possibilità di appaltare i servizi ad un unico gestore. Una soluzione auspicata da più parti ma che, nel frattempo, sembra non trovare ancora concretezza: si procederà con affidamenti brevi e sottosoglia per un importo €.138.399,39, di cui €.2.767,97 quali oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, oltre IVA per €.30.447,87, per un importo complessivo di €.168.847,26.

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