Tragedia San Mango e aggressione Montecorvino, Anna Bilotti porta i casi in Senato: “Intervenire sul piano strutturale”

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“Un ennesimo femminicidio consumato ieri a San Mango Piemonte e nello stesso giorno una violentissima aggressione a Montecorvino Pugliano: due tragici episodi perpetrati a distanza di poche ore proprio nella mia provincia – e a pochi giorni dal 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne – che impongono una riflessione”. E’ quanto dichiarato dalla senatrice del Movimento 5 stelle, Anna Bilotti, in un intervento durante la seduta di questo pomeriggio a Palazzo Madama. “Nonostante la accresciuta sensibilità verso il problema, culminata con l’introduzione della legge n. 69 del 2019, la cosiddetta “Codice Rosso” (che ha avuto senza dubbio il merito di rendere più celeri le indagini sui reati di violenza di genere), la strage di donne per mano di mariti, compagni, fidanzati ed ex non si ferma. Segno questo che inasprimento di pene, introduzione di nuove fattispecie di reato e di circostanze aggravanti servono, ma non bastano. È necessario quindi, al di là dell’azione repressiva sul piano giudiziario, affrontare il problema della violenza sulle donne sul piano strutturale. Predisporre risorse per una formazione specifica delle forze dell’ordine e della magistratura, per potenziare i centri antiviolenza, per garantire alle donne che decidono di allontanarsi da partner violenti un sussidio per una vita dignitosa, per sensibilizzare sin dalle scuole dell’obbligo bambini e adolescenti sulle tematiche della parità di genere e dell’antisessismo: in questa direzione andrà il mio impegno di senatrice e di componente della commissione Giustizia. Perché credo che questo impegno sia, al di là delle celebrazioni e delle commemorazioni, il modo migliore non solo per ricordare le vittime e stare accanto alle loro famiglie ma per essere accanto a tutte le donne che vivono situazioni di violenza: lavorare perché la sottocultura della violenza maschile sulle donne si avvii ad essere eccezione e non più la tragica emergenza che stiamo vivendo”.

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