Verde pubblico, manutenzione e abbandono: ecco come si presenta la città di Salerno

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Doveva essere il fiore (costoso) all’occhiello della città di Salerno, ed invece il suo splendore è durato il tempo dell’apertura e chiusura dei seggi elettorali. Siamo a Piazza della Libertà, dove la vegetazione spontanea sta già gettando nel degrado l’opera pubblica che nonostante l’affidamento dei servizi di manutenzione (anche alla stessa Salerno Pulita con un affidamento ad hoc) rischia la stessa sorte del Parco del Mercatello, abbandonato ormai da tempo. Perfino tra gli scogli e roccia nei pressi di Salifornia la natura sta facendo il suo corso indisturbata. Va precisato che solo da qualche settimana, dopo un tira e molla, indecisioni e vicissitudini tecniche e giudiziarie, ha preso servizio la nuova ditta che si occuperà del verde pubblico, dopo la bufera che ha spazzato via le cooperative, oggi al centro di una complessa attività di indagine da parte della Procura della Repubblica di Salerno. Qualche sforbiciata è stata già data ma le condizioni in cui versa la città, a poche settimane dall’avvio della stagione balneare e turistica, sono davvero critiche. Senza naturalmente considerare le tante opere pubbliche che necessitano di interventi di riqualificazione. Uno su tutti il corso Vittorio Emanuele, la cui pavimentazione è sconnessa su gran parte del percorso pedonale. Il Lungomare, altro degno esempio dell’abbandono con l’aggravante che da qui a breve, ratti, blatte e insetti, se non si interverrà per tempo, saranno i protagonisti anche di questa estate salernitana. Segnalazioni di rifiuti e oggetti abbandonati arrivano anche dai primi bagnanti che hanno scelto le spiagge libere cittadine per un primo tuffo a mare e una prima tintarella durante lo scorso weekend. Ma di folta vegetazione la città è strapiena in ogni suo angolo, perfino lungo la via d’accesso del parcheggio di via Mazzini, dove le piante quasi ostruiscono il passaggio delle auto. Insomma una immagine decadente rispetto all’operazione turistica e di sviluppo che l’amministrazione Napoli ha illustrato durante la sua ultima campagna elettorale. Per ora, complice anche i tempi politici, le vicende e lo scollamento interno alla maggioranza, nulla si è visto se non un lento abbandono anche dello stesso salotto buono della città.

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