Vince la squadra? Così recita il manifesto della Lega di Salvini

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Il Destabilizzatore  

Ci sarebbe da chiedersi: quale squadra? Nelle ore successive all’iniziativa leghista (foto locandina) per raccogliere iscrizioni e fondi per il partito, sulle pagine della Lega della Campania e dei suoi esponenti sono comparse immagini sui social provenienti da alcuni comuni campani che illustravano il “successo” dell’iniziativa.

In particolare fa tenerezza quella del consigliere cittadino nonché coordinatore leghista del capoluogo salernitano Dante Santoro (In foto), prontamente i social (impietosi) ne colgono l’inevitabile l’ironia.

D’altronde sono lontani i tempi in cui il partito salernitano di Noi con Salvini prima e Lega Salvini Premier poi, riempiva le piazze ed i pullman; merito sicuramente di un leader in ascesa, ma anche di un gruppo di persone che con passione e dedizione ci ha messo la faccia portando la Lega, dopo anni di duro lavoro, ad essere a Salerno dal 2018 al 2019 il partito di centro destra con la percentuale più alta di tutta la Campania e con europarlamentari, consiglieri comunali, provinciali e regionali eletti tra le file della stessa Lega Salvini Premier. Grazie a queste persone la Lega aveva una folta comunità militante che prontamente si mobilitava ad ogni iniziativa locale ed extra regionale (le immagini allegate parlano da sole) ed incredibilmente anche una sede provinciale di tutto rispetto perfettamente attrezzata e funzionante che ancora oggi compare nelle ricerche dei più importanti motori di ricerca nonostante sia stata chiusa anni fa, a testimonianza della popolarità che aveva raggiunto la Lega con la precedente dirigenza, tanto da diventare, di fatto, perno fondamentale dell’organizzazione salernitana ed anche regionale (praticamente una segreteria regionale). Anche il settore giovanile era molto attivo con moltissime attività a servizio della comunità locale. I giovani leghisti salernitani si erano distinti in varie attività: aiuto e sostegno ai senza tetto, sit in di protesta per le condizioni di degrado in cui ancora oggi versano molte zone di Salerno; organizzarono perfino una colletta per aiutare un bimbo salernitano con gravi problemi di salute che necessitava urgentemente di essere operato al Gaslini di Genova, praticamente la Lega campana “campava” sulle spalle dei meriti accumulati dai leghisti salernitani (celebri sono rimaste le “Passeggiate per la legalità” ed i “flash mob” di cui si trova ampia traccia su YouTube e su molti giornali e tv locali e nazionali).

Viene da chiedersi come mai la rappresentanza locale di un partito come la Lega di Salvini abbia lasciato disperdere un patrimonio così importante e raro, soprattutto di questi tempi in cui la politica è sempre più lontana dal territorio e dalle esigenze della gente comune e l’astensione al voto ad ogni elezione segni percentuali sempre più alte. Certo non hanno aiutato neanche le nebulose vicende regionali che hanno visto sostituire troppo spesso il segretario regionale, curiosamente sempre in prossimità di elezioni importanti, (qualche giorno fa è avvenuto l’ultimo passaggio di testimone dall’ europarlamentare Valentino Grant al sottosegretario Claudio Durigon) e che hanno portato puntualmente a sconvolgimenti anche alle sedi provinciali del partito, a tutto detrimento del consenso elettorale. La Lega in provincia di Salerno oggi è finita per essere il fanalino di coda, la zavorra del centro destra, tanto che perfino il neonato partito Noi Moderati con circa un 1% nazionale e con un solo parlamentare si fa sentire ed apprezzare molto di più a livello locale. Forse La Lega non ha mai voluto veramente unire il nord al sud, forse è solo sbarcata al sud per conquistare qualche poltrona in più in Parlamento utilizzando una buona propaganda e qualche mediocre politicante locale pronto a prostituirsi, o forse, probabilmente, alla Lega, al suo leader, queste cose non interessano; chissà!  

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