I miasmi accendono il dibattito politico. E’ scontro tra Francese e Zara

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La sindaca chiarisce: “Chiudere l’impianto non é di mia competenza”

Lo sfidante: “Sbagliata la ripartizione degli ambiti. Dalle 4 già non si respira”

A Battipaglia è ancora allarme miasmi. Il sito di compostaggio ubicato nel territorio comunale di Eboli continua a infiammare il dibattito politico: soprattutto nelle giornate più calde, infatti, i miasmi colpiscono tutta la città capofila della piana del Sele, soprattutto nella fascia oraria che va dalle 4 alle 8 del mattino. Un problema sempre presente ma che si accentua in presenza di ondate di caldo come quella che stiamo vivendo, nonché della scarsa venti- lazione del territorio. In una videointervista rilasciata al canale web Battipaglia 1929 la Francese ha risposto alle richieste insistenti di chiusura del sito nell’attesa dei lavori di adeguamento, sostenendo di non essere nelle condizioni di poterlo fare per via del fatto che l’impianto é ubicato nel comune di Eboli, sottoposto a gestione commissariale per il prossimo mese e mezzo che separa la città dell’appuntamento elettorale. “Non è nel mio potere farlo – ha affermato il primo cittadino uscente di Battipaglia – Anche se mi incatenassi davanti l’impianto non avrei altro potere che quello di un qualsiasi residente nel nostro territorio. La competenza é del comune di Eboli ed il commissario De Jesu non vede l’ora di andar via. Nelle more dei lavori, e nonostante i risultati ottenuti dal nostro comune, io avrei chiuso l’impianto ma non posso farlo”.

Dichiarazioni che hanno sollevato la risposta dell’ex primo cittadino nonché candidato sindaco di area centrodestra Fernando Zara, che non ha usato mezzi termini contro le affermazioni di Cecilia Francese ribadendo una profonda diversità diversità di vedute nell’affrontare la problematica. “Continuo a definire la sindaca una mistificatrice seriale, una bugiarda sotto tutti i punti di vista – ha tuonato Zara – Come massima autorità sanitaria della città deve tutelare la nostra popolazione. Il dato di fatto é che abbiamo un impianto che riempie la città di miasmi”. “A Piazza Madonnina – ha proseguito Zara nel suo attacco alla sindaca – già nelle prime ore del mattino oggi non si respirava. Il sindaco non può giustificarsi dicendo che le competenze sono del comune di Eboli. È una scusa risibile, espressione di incompetenza ed incapacità”. Per l’ex sindaco, dunque, anche la Francese sarebbe corresponsabile.

“Il problema – ha continuato Zara – è ormai presente da quattro anni, ci sono da quando é stato fatto un collaudo funzionale nel 2017 al quale avrebbe potuto anche partecipare siccome i subambiti dovevano ancora esser fatti. Se non è capace di fare il sindaco sono problemi suoi, e dovrebbe giustificare alla città come mai Battipaglia ed Eboli non si trovano nello stesso subambito”. La gestione territoriale dei subambiti è stata dunque per Zara profondamente sbagliata sin dalle sue origini: “Gestire i rifiuti é un processo complesso: é incredibile che Battipaglia sia nel subambito con i Picentini ed Eboli stia con Capaccio. Inoltre l’impianto di compostaggio é stato realizzato con i soldi pubblici. Le scuse sono tante, non si contano e sono ridicole”. Unica soluzione resta l’interruzione dell’attività del controverso sito. “L’impianto di compostaggio va chiuso immediatamente: non è una soluzione particolarmente complessa – ha proseguito Zara – Va chiuso se non messo in sicurezza. Con un sindaco serio le autorità competenti avrebbero chiuso l’impianto. Ma la Francese è un sindaco che gestisce soltanto potere e non è capace di mettere in sicurezza un impianto facendolo funzionare a dovere. Significa che non c’è più lo stato, e che non è più il tempo di una rivoluzione che questo comune avrebbe dovuto meritare. Il sistema dei rifiuti non è stato nemmeno completamente approcciato come problema”.

Non sono mancati anche attacchi a Palazzo Santa Lucia: “In più abbiamo una regione Campania – ha aggiunto il candidato sindaco – che considera Battipaglia come epicentro dello smaltimento dei rifiuti della nostra regione: non ci si può esaltare del fatto che il nostro territorio comunale sia divenuto un territorio saturo”. Infine, la promessa: “Se dovessi essere sindaco il 15 ottobre tale impianto chiuderebbe subito, al primo miasmo. E strada per strada e palazzo per palazzo faremo capire agli elettori battipagliesi nella prossima campagna elettorale che in effetti non è ancora entrata nel pieno del suo svolgimento, tutte le mistificazioni della realtà operate dal nostro sindaco uscente”.

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