Buoni fruttiferi, Poste Italiana condannata dal Tribunale di Salerno

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Poste Italiane è stata condannata ad emettere copia conforme del buono postale fruttifero perché l’originale era sbiadito per cui le condizioni non erano facilmente leggibili tali da pregiudicare l’incasso. La vittoria è dell’avvocato Mario Manzo, responsabile dell’Associazione antiracket-Antiusura di Salerno.

“Il nostro cliente – spiega – aveva sottoscritto un Buono Fruttifero ventennale per cui aveva pensato bene di portarlo all’incasso, ma purtroppo il buono era sbiadito tanto che Poste Italiane ne rifiutava il pagamento. Ecco quindi che il nostro assistito si rivolge al nostro studio per avere delle spiegazioni di come risolvere e mettere all’incasso il buono. A questo punto, carta alla mano abbiamo diffidato formalmente Poste Italiane al fine ottenere per conto del nostro assistito una copia conforme per accertare l’esatta riscossione degli interessi, ma purtroppo nessuna risposta ci veniva riscontrata tanto che siamo stati costretti ad adire l’Autorità Giudiziaria. La dottoressa Francesca Iervolino del Tribunale di Salerno ha così accolto le nostre ragioni, nonostante la tesi ed il rifiuto di Poste, ordinando con Decreto Ingiuntivo a Poste di consegnare una copia conforme della serie del buono Postale in questione perché illeggibile. L’avv. Mario Manzo sempre in primo piano a difesa dei diritti dei consumatori, che da oggi potranno contare su questo importante provvedimento anche per accertare l’esatto rendimento dei buoni e verificare se gli interessi promessi da Poste vengono rispettati e mantenuti.

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