Easy step

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Di Nicola Celentano

Questa volta sono giovani ragazzi, a cui sono state poste delle domande in merito al progetto da loro posto in essere. Può essere una soluzione per molte persone che utilizzano a rotelle , e loro confidano che questo progetto possa essere conosciuto in tutto il Paese .

Com’è nato il team e qual è la sua organizzazione?

L’idea alla base di questo progetto è nata per un esame universitario finalizzato allo sviluppo di un prodotto innovativo che potesse risolvere un problema di vita quotidiana. I componenti del team sono 5 studenti di ingegneria gestionale (Claudio Attianese, Mirco Avallone, Francesco Pio Di Donato, Emanuele Esposito, Roberto Esposito) e tre studentesse di ingegneria meccanica (Paola Boccia, Francesca Guarino, Iolanda La Rocca).

Sono ancora tante le barriere architettoniche che impediscono alle persone con disabilità motoria di fare una passeggiata senza alcun problema. Qual è la finalità del vostro prodotto?

Ci siamo accorti che in molte città spesso vi è l’assenza di scivoli in grado di aiutare le persone in carrozzina a salire agevolmente sui marciapiedi. Il dispositivo che abbiamo realizzato è pensato per risolvere soprattutto questa specifica problematica attraverso l’utilizzo di due attuatori lineari montati al di sotto delle sedie a rotelle.

Per quali tipi di sedie a rotelle è adatto il vostro prodotto e qual è il suo vantaggio competitivo?

Il prodotto è pensato per le sedie manuali leggere ed il suo punto di forza è la praticità d’uso, dato che può essere smontato facilmente quando si hanno esigenze di trasporto in modo da consentire alla carrozzina di richiudersi.

Secondo voi le istituzioni sono vicine ai giovani che vogliono mettere in campo dei progetti simili per dare un contributo nel sociale?

C’è ancora tanta strada da fare nel nostro paese in tema di inclusione sociale prima di aiutare giovani volenterosi che si imbattono in progetti d’innovazione; la superficialità da parte delle istituzioni sul tema della disabilità porta alla realizzazione spesso di opere strutturate molto male come le panchine inclusive nei parchi urbani anziché occuparsi principalmente della manutenzione stradale.

Quali sono stati i traguardi raggiunti?

Abbiamo partecipato a Start Cup Campania e per la prima volta un gruppo di studenti è riuscito ad accede direttamente alla categoria senior dedicata a progetti avviati già da molti anni. La giura ha apprezzato molto anche la fattibilità economico-aziendale del nostro progetto premiandoci con uno straordinario quarto posto che ci ha permesso di partecipato alla competizione nazionale (PNI), tenutasi il 30 Novembre e il 1 Dicembre a Milano. Prima di partecipare al PNI abbiamo depositato la domanda di brevetto in modo da precludere ai nostri concorrenti la possibilità di sfruttare dal punto di vista commerciale la nostra tecnologia innovativa.

Voi siete tutti giovani studenti, siete alla ricerca di eventuali fondi per poter finanziare il progetto?

Sicuramente nel corso di questi mesi parteciperemo a bandi per promuovere il nostro progetto di start up, cercando di ottenere così finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

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