De Rosa (Smet) e l’imprenditore Franzese: le proposte al vaglio del Movimento 5 Stelle

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C’è ancora da attendere all’interno del Movimento 5 stelle sul versante dei nomi che scenderanno in campo per le votazioni del 25 settembre, dove le autocandidature hanno poi dato vita alle parlamentarie per scegliere i partecipanti alla tornata elettorale: la scorsa notte sul sito ufficiale sono stati resi pubblici soltanto i nomi dei “big” che correranno per una poltrona e quindi il listino di Giuseppe Conte, per il resto…ci si riaggiornerà nei prossimi giorni. Il più accredito nel proporzionale Salerno-Avellino però sembrerebbe essere Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento pentastellato e originario di Atripalda. Arrivano intanto le proposte per i collegi, dove si sta sondando il terreno su alcuni nomi, su cui fare “all-in”. All’Uninominale Senato – Salerno è ancora tutto work in progress, mentre all’uninominale Camera per l’Agro Nocerino Sarnese in pole tra le proposte Francesco Franzese proprietario della Fiammante, protagonista proprio oggi di una “singolare” denuncia sul caro bollette per le imprese e le industrie, sui social. All’Uninominale Camera di Salerno la sorpresa è la proposta del nome (in pole) di Domenico De Rosa Amministratore delegato e Ceo Smet mentre Uninominale Camera – Cilento/Eboli Alberico Sorrentino (Presidente DSGA Italia e consigliere comunale a San Giovanni a Piro). Una partita – quella pentastellata – che vede ora le certezze soltanto nel listino di Giuseppe Conte. Al quesito: “Approvi la proposta del Presidente Conte di inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali i nominativi di cui al seguente elenco? – si legge sul portale pentastellato – Chiara Appendino, Federico Cafiero de Raho, Maria Domenica Castellone, Alfonso Colucci, Sergio Costa, Livio De Santoli, Barbara Floridia, Michele Gubitosa, Ettore Antonio Licheri, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi, Roberto Scarpinato, Francesco Silvestri, Alessandra Todde, Mario Turco.”L’86,54% dei votanti alle parlamentarie M5s (43.282 votanti) ha votato sì al listino di 15 candidati proposto dal Presidente Giuseppe Conte. Il 13,42% ha votato no. L’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni. “Entusiasmo e partecipazione: un sentito grazie alla comunità M5s per la grande affluenza a queste ‘parlamentarie’. I candidati che ho proposto per lavorare alla nostra idea di Paese hanno ottenuto un ampio consenso, sfiorando il 90%. Avanti a testa alta!”. A scriverlo in mattinata il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo la pubblicazione della votazione sul sito ufficiale pentastellato. Lo stesso ex premier che nel pomeriggio è tornato a fare un punto sul programma elettorale del Movimento: “Tra le varie novità che abbiamo introdotto nel nostro programma troverete anche la proposta di sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità salariale” ha scritto su twitter. Un punto che si va ad inserire in quello che è il programma reso noto pochi giorni fa: “Con il programma con cui ci presentiamo alle elezioni del prossimo 25 settembre intendiamo proseguire su questa strada e portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato. A finte alleanze, matrimoni di comodo e balletti abbiamo preferito la serietà. Per questo ci troverete schierati da un’altra parte: la parte giusta – scrivono – la parte delle lavoratrici e dei lavoratori sottopagati e precari, per cui vogliamo introdurre un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato, la parte dei giovani sfruttati, che vogliamo aiutare a costruire un percorso di vita indipendente attraverso l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa. La parte delle donne, a cui vogliamo garantire un’effettiva parità salariale, la parte della transizione ecologica e dell’ambiente, che vogliamo proteggere attraverso un nuovo Superbonus energia imprese, la stabilizzazione del Superbonus e degli altri bonus edilizi e quella del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese, la parte delle imprese, che vogliamo sostenere con il taglio del cuneo fiscale, l’eliminazione dell’IRAP e il potenziamento del Fondo di salvaguardia, la parte della salute, che vogliamo tutelare riformando il titolo V della Costituzione per riportarla alla gestione diretta dello Stato e aumentando le retribuzioni del personale sanitario, la parte dei diritti, che vogliamo allargare attraverso il matrimonio egualitario, la legge contro l’omotransfobia e lo Ius scholae, la parte della scuola, dell’università e della ricerca, per cui vogliamo aumentare i fondi e adeguare gli stipendi degli insegnanti ai livelli europei. La parte dell’Italia di domani, con cuore e coraggio. Un Paese che sia più equo e inclusivo, dove tutti vedano rispettati i propri diritti e nessuno resti indietro”. Per il resto, sui nomi, c’è un rebus (ancora) da risolvere.

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