Giffoni  Sei Casali, l’uscente Francesco Munno sfida il suo ex vicesindaco Luigi Vitolo

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Terzo quanto a distanza dal capoluogo, ma non meno importante politicamente, dei comuni “big” ad essere chiamati alle urne il 12 giugno é Agropoli. Per guidare la cittadina costiera che apre le sue porte sul Cilento si sfideranno in quattro candidati: Roberto Mutalipassi, Elvira Serra, Massimo La Porta e Raffaele Pesce. Viste le complesse vicende che che caratterizzato i recenti sviluppi politici della città, con la fine prematura e tumultuosa dell’ era Coppola, poteva essere lecito aspettarsi una grande frammentazione delle compagini politiche che hanno scelto di competere in vista delle prossime elezioni amministrative. A raccogliere l’eredità sia politica che, in un certo senso, partitica di Franco Alfieri ed Adamo Coppola ci sarà Roberto Mutalipassi, che sarà candidato a capo di una coalizione di centrosinistra. Scelto direttamente da Alfieri (attuale sindaco di Capaccio Paestum) dopo aver bruciato politicamente il suo ex delfino Coppola. Quella di Mutalipassi è l’unica, o quasi, a raccogliere i simboli dei principali partiti della coalizione. A sostegno di Mutalipassi ci saranno sette liste: Agropoli per Mutalipassi sindaco, Ci Siamo, Insieme per Agropoli, Mutalipassi sindaco, oltre a due pietre miliari del centrosinistra come il Partito Democratico ed il Partito Socialista Italiano, gli unici due partiti presenti capillarmente in due delle tre grandi realtà della provincia chiamate al voto. Il centrodestra appare, invece, diviso più che mai, in un paradigma già in atto anche nel resto della provincia. Dopo il ritiro definitivo di Costabile Spinelli, già sindaco di Castellabate, che fino all’ultimo ha provato a esprimere una proposta – seppur civica- di carattere unitario per la coalizione, le sorti dei vari partiti dell’aggregazione moderata e sovranista, saranno differenti, seguendo strade diverse e ben distinte. Forza Italia e la Lega, infatti, nelle scorse settimane hanno annunciato il loro supporto al candidato sindaco Massimo La Porta, che ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio comunale. La Porta, però, non correrà con al suo fianco simboli di alcun partito. A supportare la sua corsa ci saranno quattro liste: La Porta Sindaco, Agropoli Oltre, Agropoli può e Agropoli Giovani. Già dall’inizio della campagna elettorale, invece, Fratelli d’Italia aveva mostrato l’intenzione di procedere in modo diverso ed autonomo rispetto agli alleati. Il partito della fiamma, unico nel centrodestra a presentare il proprio simbolo in modo chiaro e distinto, sarà al fianco di Elvira Serra, che pure raccoglierà – nonostante le sue pregresse esperienze di candidature nel centrosinistra, ultima delle quali la corsa al consiglio regionale con i renziani di Italia Viva – il suo sostegno. A rinvigorire la proposta del partito guidato da Giorgia Meloni ci sarà anche il nome di Gisella Botticchio, già appassionata militante della Lega, e candidata al consiglio regionale in occasione delle elezioni del settembre 2020. La Botticchio sarà capolista di Fdi, mentre originariamente avrebbe dovuto presentare una lista autonoma, di ispirazione civica, sempre a sostegno della Serra. Quarta candidatura sarà quella di Raffaele Pesce, che potrà contare su due liste a suo supporto: Liberi e Forti e Libertà e Partecipazione.

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