Grattacielo nell’area ex Vitologatti, i dubbi dell’associazione “Help”: “Sabato saremo in presidio contro ennesima speculazione”

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Sabato è pronto il presidio contro il progetto del grattacielo che sorgerà nell’area dell’ex Vitologatti. A scendere in piazza saranno le associazioni “Help Tutela e Sostegno dei Consumatori”  e “Salute e Vita”. “Con l’aiuto dei volontari delle due associazioni, lanceremo un presidio ed una conferenza stampa (sabato 27 marzo a partire dalle 10 proprio davanti all’ingresso dell’ex fabbrica) dove parleremo delle nostre idee – scrivono in una nota – racconteremo del possibile futuro di questo territorio, annunceremo le nostre proposte eco sostenibili, concrete e alternative alla cementificazione: tutto ciò anche per risarcire la popolazione di una zona che è già fortemente inquinata e compromessa dalle Fonderie Pisano”.

Dopo un travagliato iter burocratico infatti è arrivato il primo via libera della Regione Campania al progetto, parzialmente modificato con la riduzione delle altezze (da quindici a dodici piani) che era stato messo in stand by dall’amministrazione comunale nel 2017 ma ora ha ricevuto il parere favorevole, con qualche prescrizione, da parte della Regione Campania con un decreto a firma di Italo Giulivo. Un’area di duemila metri quadri, a ridosso del quartiere Fratte di Salerno, su cui sorgerà, o dovrebbe sorgere, un palazzone con innesti “verdi”. Quarantadue le unità immobiliari con altrettante cantine pertinenziali. Sono previste anche tredici unità di edilizia residenziale sociale sui primi quattro piani dell’edificio. Il progetto originario prevede anche la canalizzazione della storica fonte d’acqua che sarà restituita alla collettività con una fontana pubblica. Nel 2017 la delibera di approvazione del nuovo Pua – piano urbanistico attuativo – e quindi della variante urbanistica, venne ritirata dalla seduta del Consiglio comunale per mancanza di documentazione. Ora con il via libera della Regione Campania l’atto, a breve, potrebbe tornare all’esame prima della giunta e poi del Consiglio comunale. “A nostro avviso, insomma, siamo di fronte all’ennesimo tentativo da parte dell’amministrazione comunale di Salerno di nascondere la verità: la parola “riqualificare” viene abusata – scrive Lorenzo Forte presidente delle associazioni – sfruttata ed utilizzata al posto di “cementificare”. Esprimiamo molti dubbi sulla legittimità di tale scelta: i nostri padri e tutte le generazioni  fino a qualche anno  fa, conoscono bene l’importanza e la ricchezza che questa sorgente rappresenta per la nostra città e non possiamo permettere che ne venga compiuta l’ennesima speculazione. Le nostre perplessità inoltre – conclude – riguardano anche la validità della procedura avviata dalla Regione Campania visto che ci troviamo di fronte all’acqua, cioè il bene pubblico per eccellenza, e pertanto annunciamo fin da ora che ci ribelleremo in tutte le sedi e che valuteremo tutti gli strumenti, anche legali, da mettere in campo per evitare quest’ennesima strage ambientale”.

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