I “giochi” e le pressioni di Luca Caselli e quella delibera “di corsa” del 15 dicembre

0
1074

L’assessore all’ambiente Angelo Caramanno ignaro e preoccupato: “Io non mi gioco niente perché non voglio avere niente a che fare”. Una giornata frenetica mentre Zoccola attende “l’esito” della proroga sotto Palazzo Guerra.

“Comandava” tutto Luca Caselli. Al Comune di Salerno – stando a quanto si legge nell’ordinanza dell’inchiesta della Procura firmata da Gerardina Romaniello – non si muoveva una “firma” se non lo decideva Caselli. Il dirigente del settore, secondo le intercettazioni, muoveva i fili degli appalti pressato a sua volta dalla presenza asfissiante e a volte anche fisica degli uomini delle Cooperative. Il 15 dicembre – data di scadenza della proroga per gli appalti alle Coop – è stata una giornata di fuoco a Palazzo di Città. Da un lato una Giunta convocata d’urgenza e decisa dai segretari comunali tra cui Pino Candito, dall’altro lato l’assessore al[1]l’ambiente Angelo Caramanno tirato in ballo perché assessore all’ambiente, ma pur non sapendo cosa stesse accadendo. All’esterno di Palazzo Guerra il “re” Zoccola, in attesa che quella delibera venga firmata e poi trasformata in determina perché…”i ragazzi devono continuare a lavorare”. Si susseguono così telefonate, quasi spasmodiche, tra il sindaco Vincenzo Napoli, lo stesso Caselli, il segretario Pino Candito, l’assessore Caramanno e il Rup del Comune di Salerno Roberto Nobile, il quale alla fine afferma “tanto questo lo diciamo a beneficio di chi ci registra”. “Allora mi ha fatto una pippa esagerata, che non lo bai chiamato, non lo hai avvisato, va bene, allora adesso gli ho mandato la determina quella degli otto lotti” sottolinea Nobile: “Sputalo in faccia a quello scemo – risponde Caselli – la determina deve partire anche perché a me mi ha chiamato il primo cittadino, per quanto conta, se no io a Mea lo faccio chiamare dal primo cittadino, non lo pensare, tanto lo tengo sui co****, prima o poi pure lo picchio prima del 30 giugno, è l’unico che voglio sbattere con la testa nel muro. Comunque eccola qui mandagliela tu dai, digli a Lupacchini vedi che è urgentissima, c’è scritto …e va bene, figurati se non la numerava come ha visto Cooperative, ti voglio bene, quello Lupacchini è il primo che si mette paura però così almeno gli operai continuano a lavorare, non vengono a rompere”. Questa è la conversazione registrata nella quale emerge che si starebbero ultimando le procedure per adottare una delibera di Giunta di indirizzo, propedeutica alla emissione di una determina dirigenziale di Caselli per l’adozione di una nuova proroga tecnica in favore delle cooperative. Luca Caselli in seguito chiamerà il segretario Pino Candito (ridendo dell’assessore all’ambiente): “Vedi che sto rintracciando Roberto, vedi che quella è una delibera d’indirizzo, adesso che arriva Roberto te la faccio caricare, metto come Assessore proponente a Caramanno. E’ assessore ma non sa niente, è come se non ci fosse”. Il dirigente dopo contatta anche l’Assessore all’Ambiente per prospettargli l’urgenza della formalizzazione della delibera di giunta che gli avrebbe già anticipato a mezzo mail. L’assessore si mostra tuttavia meravigliato del fatto che sarebbe stata convocata una “giunta” non prevista per quella data e solo per la proroga del contratto delle cooperative. Così Caramanno si mostra chiaramente preoccupato per la situazione, non solo perché non potrà presenziare alla Giunta essendo fuori città, ma anche perché non vuole avere nulla “a che fare in questo gioco”. “Noooooooooo, io non mi gioco niente perché io con quella gente …non ci voglio avere a che fare”. Alla fine la riunione di Giunta verrà fatta ed è proprio il sindaco Enzo Napoli ad avvisare Caselli che la delibera era stata adottata e quindi di procedere con la determina. Insomma, anche il primo cittadino, pare non sia proprio “estraneo” alla questione.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here