Il giornalista Andrea Picariello presenta “Nudo” il suo romanzo d’esordio

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Andrea Picariello, giornalista e scrittore, presenta “Nudo” il suo romanzo d’esordio edito da Saggese Editori, un racconto autobiografico che parla di una rinascita interiore ed esteriore, di una lotta contro i propri demoni che porta all’auto-accettazione ed alla consapevolezza che la vita è un dono meraviglioso. 

In questa intervista il giovane e talentuoso autore battipagliese si mette “a nudo” raccontando un viaggio difficile che va dalla chirurgia bariatrica alla psicoterapia.

Andrea, come nasce questo progetto letterario?

Mi trovavo nella sala d’attesa della sala operatoria e, temendo che il tempo e la memoria potessero portarmi via quegli istanti di una “rivoluzione in corso”, mi sono ripromesso di mettere nero su bianco tutto quanto, solo per me e per i miei futuri giorni. Cosa che ho iniziato a fare dopo la riabilitazione, lasciando poi però tutto in stand by per concentrarmi su altri impegni. L’incontro con Francesco Saggese della casa editrice Saggese Editori mi ha spinto a completare l’opera che finalmente è uscita fuori dalle stanze della mia testa e del mio computer.

Perché hai scelto di raccontare la tua storia pubblicamente?

A volte mi capita di pensare a questo libro, a ciò che c’è scritto. Pensarlo sugli scaffali di una libreria, potenzialmente fruibile da chiunque, mi fa venire un po’ il magone. Dentro c’è un gran pezzo della mia vita, cose che fino ad oggi non ero riuscito a confessare neanche a me stesso: tutti gli scheletri di un armadio chiamato obesità patologica, tutto ciò che mi ha portato a toccare il fondo. Ho deciso di pubblicarlo sperando possa diventare una mano tesa a chi, come me, è stato a lungo solo, inerme, davanti ad uno specchio che riflette un’amara verità.

Già dal titolo è possibile capire il senso di questo libro autobiografico. Mettersi “a nudo” non deve essere stato facile.

Mettersi a nudo non è mai semplice, è vero. Ancor meno lo è quando si è chiamati a non mentire a se stessi. Dietro questo titolo, “Nudo”, c’è però anche e soprattutto un altro significato: la conquista del proprio corpo finalmente nudo, ma nudo per davvero, coperto solo di pelle, imperfetto, discordante, ma proprio.

Chi ti ha sostenuto e soprattutto a chi ti senti di dire “grazie”.

Dico grazie ai miei affetti più cari, che durante il percorso di chirurgia bariatrica – prima e dopo l’intervento – non mi hanno mai lasciato solo nonostante facessi di tutto per allontanarli. Grazie ovviamente anche alla Saggese Editori, la casa editrice che ha deciso di credere nella storia che c’è in queste pagine.

Una linea di confine molto sottile separa due fasi della tua vita. In cosa oggi ti senti diverso, cambiato.

Il corpo è cambiato, ma paradossalmente è soltanto un dettaglio. La vera evoluzione è avvenuta nella mia testa. Quando in clinica mi parlavano di “rinascita”, come racconto anche nel libro, non ci credevo. Invece è cambiato tutto. In quella sala operatoria è stato piantato il seme di una vita nuova, diversa, fatta di momenti di cui godere intensamente.

La prefazione del libro è stata curata dalla Dott.Ssa Melchiorre, figura importantissima in questo tuo processo di rinascita.

La Dottoressa Melchiorre è la psicoterapeuta che mi ha seguito in questo percorso. Come previsto dalla clinica, il lavoro sulla mente del paziente doveva andare di pari passo con quello medico. La vera svolta è avvenuta in quella sala, con la dottoressa. Volevo che fosse lei a scrivere la prefazione di “Nudo” proprio per chiudere un cerchio.

Hai lavorato in radio. Cosa rappresenta per te la musica e soprattutto se dovessi accostare il tuo romanzo ad una canzone quale sceglieresti?

La musica è sempre stata un’alleata. Lo è stata in radio, dove sono “cresciuto” e ho affinato la mia passione per il giornalismo. Lo è tutt’oggi, con la testata musicale che porto avanti con sacrificio e soddisfazione, 4quarti Magazine. Anche in “Nudo” c’è tanta musica, perché è una costante nella mia vita. Scegliere un solo brano per questo testo mi verrebbe impossibile. Ti dico “Cammina nel sole” di Gianluca Grignani, le ragioni però, sono scritte nel libro e non le posso spoilerare.

L’amor proprio è un percorso da autodidatti”- hai dichiarato in una recente intervista. Oggi quanto ti vuoi bene?

È un percorso da autodidatti e da buon autodidatta ho sempre la sensazione di stare perdendo qualche pezzo per strada, che ci sia ancora della formazione da fare. Oggi, però, mi rispetto e forse è proprio nutrire questo sentimento verso me stesso che mi rende felice. È una conquista impagabile.

Se stai ancora ancora aspettando la persona che ti cambierà la vita, dai un’occhiata allo specchio.
(Roman Price)

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