La crisi profonda della democrazia elettiva è a tutti i livelli: ma a nessuna gliene frega niente

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il destabilizzatore

Si è conclusa da poche ore l’incontro di Forza Italia promosso dai coordinamenti territoriali di Vallo di Diano, Capaccio e Alburni – Valle del Calore per discutere dell’imminente congresso provinciale che il 28 di questo mese vedrà Forza Italia – Salerno – eleggere il nuovo coordinatore provinciale.

Abbiamo già affrontato precedentemente l’argomento sottolineando come gli animi all’interno del partito fossero piuttosto agitati per via delle candidature che hanno visto contrapporsi da una parte il consigliere comunale di Salerno Roberto Celano sostenuto dal commissario regionale Fulvio Martusciello e dall’altra il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti affiancato da diversi consiglieri ed esponenti provinciali. È stato raccontato di come la tensione sia sfociata in attacchi personali che ben poco hanno a che fare con la dialettica e lo scontro politico, probabilmente dovuti alla lunga astinenza dall’esercizio democratico dei congressi (abitudine ormai consolidata nei partiti dove ormai tutto viene deciso dall’alto e militanti e tesserati servono solo come truppe cammellate e portatori d’acqua); è stato raccontato dello sfogo, umano, di chi lungamente provato da vicende personali, ad un certo punto non ce l’ha fatta più ed è “sbottato”, ebbene anche questa serata capaccese ha visto svolgersi lo stesso copione dei giorni precedenti.

Presente gran parte del gotha forzista campano: gli onorevoli Annarita Patriarca, Lucia Vuolo e Fulvio Martusciello; per il circolo salernitano i candidati alla segreteria provinciale: il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, il consigliere comunale di Salerno Roberto Celano, oltre ovviamente ai tanti dirigenti e tesserati provinciali. Fa gli onori di casa il coordinatore di Capaccio che, senza andare per il sottile, esprime la sua contrarietà alle ingerenze ed alle forzature da parte della direzione regionale nelle dinamiche congressuali provinciali, appannaggio esclusivo dei tesserati salernitani; prende poi la parola il responsabile di S’Egidio del Monte Albino che sottolinea come la crescita dei tesserati in provincia di Salerno sia avvenuta anche in virtù dell’entusiasmo suscitato tra la gente che ha visto un partito perdere l’aspetto verticistico in favore di una maggiore partecipazione della base e dei territori alla vita del partito di cui il congresso provinciale ne è la  realizzazione e la massima espressione. Arriva il turno del sindaco di Scafati che nel suo intervento conferma e sottolinea quello già detto in un suo precedente sfogo e cioè come tutto sia già stato deciso dai parlamentari  e di come probabilmente ci sia un disegno più ampio che a loro non è dato sapere (il tono pare alquanto sarcastico); Invita poi Roberto Celano a confrontarsi con la sala ricordando come un segretario provinciale deciso dall’alto venga privato di autorevolezza nei confronti sia dei tesserati che degli interlocutori ed avversari politici. Replica il Candidato Roberto Celano il quale sottolinea come la sua candidatura sia frutto di una lunga militanza e di come lui sia uno di loro, un iscritto tra gli iscritti. Conclude Fulvio Martusciello confermando ciò che ha detto in più occasioni, che l’unità del partito viene prima di tutto e che dunque ci deve essere una sola mozione alla candidatura e che non accetta altre mozioni alla  segreteria della provincia se non quella di Celano.   

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