L’appello: “Libreria Imagine’s Book Salerno revochi presentazione libro di casa editrice fascista”

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“Come Rete delle Associazioni della tutela della Memoria storica della Liberazione, dei diritti civili della provincia di Salerno, in qualità di consapevoli custodi e difensori dei valori antifascisti, anti razzisti e anti discriminatori della Costituzione repubblicana, protestiamo per lo spazio concesso al dr. Tommaso Indelli, sedicente ricercatore del DISUFF di UniSa, in un luogo che dovrebbe essere di cultura democratica come la libreria Imagine’s Book di Salerno per la presentazione di un suo scritto edito da una casa editrice fascista. Abbiamo altresì appurato che nessun rapporto di collaborazione o di ricerca il predetto esplica da tempo con l’UniSa. D’altronde, le sue tesi su omosessualità, immigrazione, razzismo, resistenza, fascismo, di cui sono pregni gli articoli sulla Rivista “Primato Nazionale”, che fa capo al movimento dichiaratamente fascista di Casapound, lo rendono di fatto incompatibile con gli ambiti non solo didattici, ma anche con i contenuti scientifici delle istituzioni universitarie salernitane. Se così non fosse, ne deriverebbe un grave vulnus al complesso delle attività formative del DISUFF di UniSa, che invece deve offrire e garantire una preparazione di alto profilo democratico e civico ai futuri professionisti dei processi formativi nel pieno rispetto dei valori costituzionali. L’evento predetto, avendo ad oggetto la presentazione di un suo delirante scritto, si inserisce nell’ambito di un progetto ben delineato dal governo attuale, di autolegittimazione culturale della destra postfascista, attraverso la forzata creazione di un nuovo “immaginario” mediato da un “capovolgimento” degli orientamenti culturali derivati dall’impianto costituzionale antifascista. È quindi oltremodo grave come in una libreria di Salerno, si “presenti” un libro dell’Indelli con tesi revisioniste sulla Resistenza e sulla Liberazione d’Italia dal nazifascismo, previsto per il 31 maggio. Chiediamo pertanto ai titolari della predetta Libreria di revocare detto evento che di culturale ne ha ben poco, risultando, al contrario, pregno di propaganda spicciola e dichiaratamente fascista. In mancanza domanderemo agli studenti democratici dell’Unisa, ai nostri iscritti e simpatizzanti di defilarsi dalle attività di vendita della stessa”. A denunciare la vicenda il comitato provinciale ANPI di Salerno, l’associazione Memoria in Movimento e Arci Salerno. Aderiscono alla richiesta CGIL, CISL, UIL e Arcigay.

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