Le spezie: proprietà, benefici e consigli per l’uso

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Le spezie aggiungono più gusto ai nostri piatti. Soprattutto per chi è a dieta, è particolarmente consigliato l’uso di spezie in aggiunta alle pietanze, per dare maggiore aroma e, soprattutto, per sostituire quanto più possibile il sale.

Ma cosa sono le spezie? Il termine “spezie” indica la varietà di sostanze aromatiche di origine vegetale, utilizzare in cucina per insaporire cibi e bevande.

Oltre a questo, le spezie sono degli ottimi rimedi naturali che aiutano ad alleviare tantissimi disturbi e aiutano a mantenerci in salute. Le spezie, infatti, hanno proprietà benefiche e curative, utili per contrastare lievi malesseri e perfino patologie più serie. Nell’antichità, molte spezie venivano utilizzate per finalità curative, nell’ambito farmaceutico o medico: esse sono, infatti, fonte di sali minerali, vitamine, fibre e sostanze antiossidanti.

A testimonianza di quanto detto, presso la biblioteca universitaria di Lipsia, in Germania, è conservato un documento botanico datato intorno al XVI secolo a.C., in cui viene descritto l’uso delle piante a scopo curativo da parte dei medici egizi, dove vengono citate spezie come il cumino, la curcuma, il tamarindo e anche il cardamomo.

Molti viaggi alla volta dell’India furono intrapresi dagli antichi romani nel I secolo d. C., per la raccolta delle spezie, utilizzate in medicina, in cucina e in cosmesi. Le repubbliche marinare, in epoca medievale, giocarono un ruolo di primaria importanza per il commercio delle spezie dall’Oriente all’Europa; questo commercio, infatti, era molto conteso anche a cavallo tra il XV e il XVI secolo.

La celeberrima spedizione di Cristoforo Colombo, nel 1492, non venne finanziata dagli Spagnoli solo per la ricerca di una via più rapida e sicura per le Indie, ma soprattutto per la possibilità di ricavare nuove spezie per il commercio.

Di seguito si riportano le proprietà di alcune delle spezie maggiormente utilizzate nella nostra cucina.

Tra le spezie più utilizzate, soprattutto per i dolci, troviamo la cannella: essa è ricca di ferro, calcio, vitamina K e antiossidanti. Rimedio popolare contro l’influenza e raffreddore, grazie alla presenza dei polifenoli, migliora la salute del cuore, riduce il rischio di diabete e mantiene basso il livello dei trigliceridi.

I chiodi di garofano, famosi per il loro aroma inconfondibile, soprattutto nel vin brûlé, sono molto utilizzati in fitoterapia. Essi presentano al loro interno alti livelli di eugenolo, un olio che ha numerose proprietà terapeutiche e antinfiammatorie, digestive, antimicrobiche, stimolanti della memoria e antiossidanti.

Un’altra spezia con un’elevata concentrazione di antiossidanti è la curcuma. Essa ha anche proprietà antinfiammatorie e svolge un’azione epatoprotettiva; favorisce, in pratica, il buon funzionamento del fegato. La curcuma viene utilizzata anche per la cosmesi, essa è infatti una buona alleata contro i funghi, le irritazioni della pelle, le ulcere e le ustioni.

La noce moscata ha un ruolo importante per la medicina popolare, svolge funzioni analgesiche, antireumatiche, digestive, afrodisiache e lassative.

Una spezia molto usata in fitoterapia è l’origano. L’origano contiene fenoli, sali minerali e vitamine; aiuta a prevenire influenza e malattie respiratorie se utilizzato sotto forma di tisana o decotto.

Inizialmente nata con il gusto piccante, oggi è possibile assaggiarne anche le sue varietà dolci: la paprika. Essa possiede un alto contenuto di composti antiossidanti, utili per l’organismo per contrastare l’azione dei radicali liberi. La paprika, derivata dalla lavorazione ed essiccazione del peperone, presenta un concentrato di vitamine più elevato rispetto all’ortaggio crudo. Essa contiene vitamine B, vitamine C, provitamine A e betacarotene.

Una spezia senza dubbio più utilizzata nella cucina italiana è il pepe. Il pepe è digestivo, antiossidante, antimicrobico, antinfiammatorio e antibatterico. Nonostante quanto si pensi delle spezie piccanti, il pepe svolge un’azione protettiva nei confronti dell’ulcera gastrica.

Una spezia considerata un bruciagrassi naturale è il peperoncino; attraverso il processo della termogenesi, infatti, esso stimola il metabolismo e agisce sui depositi di grasso. Il peperoncino ha proprietà antitumorali, antinfiammatorie, digestive e analgesiche, rinforza il sistema immunitario e svolge un’azione vasodilatatrice che lo rende benefico per la salute cardiovascolare.

Lo zafferano, chiamato anche “oro rosso”, ha un costo piuttosto elevato: per ricavarne un solo grammo, servono ben duecento fiori di Crocus Sativus.

Lo zafferano presenta il più elevato livello di carotenoidi, rispetto alle alte spezie, utili per le proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Questa spezie è indicata per il trattamento della depressione e svolge un’attività protettiva sul fegato e sull’apparato bronchiale.

Infine, lo zenzero, dal sapore fresco e pungente, è una spezia che favorisce la digestione, è antinfiammatoria, è antiossidante, è indicata per alleviare i dolori mestruali e riduce la produzione di gas a livello del colon.

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