Manuel Aspidi torna sulla scena musicale con il singolo “Mi respiri accanto” e con una nuova maturità artistica

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Un filo sottile lega Stevie Wonder, Alex Baroni e Manuel Aspidi. Oltre alla grande umanità, questi tre grandi artisti accarezzano l’anima di chi li ascolta con la loro voce, unica ed inconfondibile.

Manuel aveva poco più di diciannove anni quando partecipò ai casting della sesta edizione di Amici, il noto talent di Maria De Filippi. Grazie alla sua voce soul, alla sua innata delicatezza ed ad una timidezza che è un tratto distintivo della sua personalità, Manuel entra a far parte della scuola più famosa d’Italia.

“Quando ero piccolo cantavo le colonne sonore della Walt Disney”- racconta il cantante ripercorrendo alcune tappe della sua infanzia. “I miei familiari sono stati i miei primi followers. Quando mio fratello riprendeva le mie esibizioni con la videocamera mi giravo di spalle. Ero timido, introverso e la voce diventava lo strumento che utilizzavo per raccontare il mio mondo interiore”.

Aveva solo dodici anni quando, spronato dalla sua insegnante di canto, partecipa al primo concorso canoro a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno, esibendosi con un brano dei Pooh. Manuel ha sempre coltivato il suo sogno, troppo grande per restare chiuso in un cassetto della sua cameretta o in quella macchina che, per tanti anni, è stata il suo camerino. “Se mi soffermo a pensare a quanta strada ho percorso per arrivare dove sono oggi, mi sembra davvero surreale. Ricordo la fila interminabile per entrare a Cinecittà. Era il 2006. Tra i brani che mi proposero gli addetti ai lavori scelsi d’istinto Overjoyed di Stevie Wonder, colui che da sempre, ispira la mia musica. Ricordo i volti dei coach, le emozioni, i brividi. Con il mio inedito Soli a metà, al primo posto in classifica per quattro mesi nella top di “Music Shop”,vinsi due Dischi d’Oro e uno di Platino”.

Nel corso degli anni Manuel ha ottenuto riconoscimenti importanti e vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale. Nel 2019 si è posizionato in vetta alla classifica della World Adult Contemporany Charts di Billboard USA con il brano Let out this light, scritto da Julian Hilton, il produttore di Robbie Williams. Nonostante il successo Manuel resta con i piedi per terra. Nel 2016 sceglie di partecipare ad un altro show televisivo The Voice, dove conosce la grande Raffaella Carrà che rimase letteralmente folgorata dalla sua timbrica vocale. “Ho scelto di buttarmi in questa nuova avventura televisiva perché stavo vivendo un momento “buio” della mia vita. Avevo bisogno di una scossa, di nuovi stimoli, insomma sentivo la necessità di ritrovarmi” – racconta il cantante.

Poi quella telefonata rimasta impressa nel cuore e nella mente e l’omaggio ad Alex Baroni, una delle più belle voci maschili italiane. “Un giorno mi chiamò la mamma di Alex, dopo aver ascoltato la mia versione di Cambiare. Mi disse che per la prima volta si era emozionata ascoltando quel brano cantato da altri e che il mio modo di interpretarla l’aveva commossa. Attraverso la mia voce quella donna aveva ritrovato suo figlio”. Manuel ricorda con emozione quelle parole. Così ad inizio anno è uscita, su tutte le piattaforme digitali, Non passerà, un inedito di Baroni scritto con Piero Calabrese, Massimo Calabrese e Marco Rinalduzzi. “Quel brano fu amore al primo ascolto, un inno alla musica senza la quale non saprei vivere”.

E’ molto difficile, per un artista, tracciare una line adi confine che separi nettamente la sfera pubblica da quella privata. Manuel, nonostante il suo carattere introverso, ha scelto, ad un certo punto della sua carriera, di fare coming-out. Una rivelazione libera, spontanea che aveva come scopo quello di aiutare tanti ragazzi ad uscire dal proprio guscio ed essere sé stessi. “Quando qualcuno giudica il tuo cammino, prestagli le tue scarpe. E’ questa la frase che ripetevo a me stesso tutte le volte che qualcuno mi faceva sentire sbagliato, inadeguato, fuori contesto. Ognuno ha il diritto di vivere senza remore. Al cospetto di molti altri ragazzi, mi sento un privilegiato perché ho sempre avuto il sostegno della mia famiglia, ma comprendo che non tutti hanno la stessa fortuna”. Il cantante livornese racconta di aver sperimentato l’omofobia sulla sua pelle, di aver subito discriminazioni e atti di bullismo. “Il tempo e la maturitá mi hanno aiutato a capire chi sono. Oggi ho un compagno che mi appoggia e mi supporta. Oggi sono io”.

Manuel è un treno in corsa. Lo scorso 21 Ottobre è uscito il suo nuovo singolo Mi respiri accanto, un brano che racconta la storia di un amore finito, dedicato a chi trova il coraggio di dire “basta”. “E’ stato difficile cantare di un sentimento logorato dal tempo, in un momento in cui sto vivendo un rapporto felice. Spesso però si resta ingabbiati in una relazione, consapevoli di essere arrivati ad un punto di non ritrono. Bisogna essere coraggiosi anche in tal senso, uscire da una storia ed imparare a bastare a se stessi”.

Manuel sogna, progetta e lo fa con l’umiltà di chi riesce a rimanere fedele alle sue origini, alla sua integrità morale, nonostante il successo. Si nutre d’ amore e coltiva molteplici passioni. Protegge soprattutto il suo “bambino interiore”, lo prende per mano, lo coccola e lo tiene lontano dalla frenesia quotidiana. Quel bimbo si nutre di musica, inventa parole nuove e disegna le proprie emozioni. Manuel lo guarda e sorride. Non è più il ragazzo che camminava con le scarpe rotte, che si addormentava in una scatola piena di sogni, che si perdeva nelle sue inquietudini. Manuel oggi non è più solo a metà: si è ricongiunto con la parte più profonda del suo io, non soffre più di vertigini ma, in cima alla vetta, guarda il mondo con occhi diversi e con il cuore pieno di musica.


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