Nasce la Rete degli assessori alla gentilezza

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In una epoca in cui il confronto politico assume toni aggressivi, sui social dominano i leoni da tastiera e nella vita di tutti i giorni le tensioni sociali non mancano di certo, c’è chi pensa di istituire la figura dell’assessore o del consigliere comunale con la delega alla Gentilezza.

L’idea è partita da Cor et Amor, una piccola associazione del canavese, in Piemonte, già organizzatrice dei Giochi della Gentilezza e che partecipa alla Giornata nazionale e internazionale – il 13 novembre- e ad altre attività analoghe soprattutto nelle scuole. Nel suo comunicato il senso di questa “singolare” iniziativa.

“Il ruolo dell’Assessore alla Gentilezza è quello di contribuire con azioni concrete al benessere delle comunità locale. Proponendo un approccio alla politica più vicino ai cittadini e coerente con la gentilezza, intesa come insieme di valori utili a garantire e tutelare il bene comune. Essendo un assessorato privo di portafoglio, per sostenere il welfare comunitario si avvale dell’innovazione sociale, della creatività, della condivisione e della collaborazione (intesa come capacità di fare e coinvolgere la comunità), in questo modo si intende contribuire a renderlo indipendente dalla crescita economica; per essere felici basta…un po’ di gentilezza”. E ad oggi sono in tutto 44 gli assessori alla Gentilezza in Italia, nominati nelle proprie amministrazioni (oltre 8 mila comuni italiani), sia a nord che a sud del Paese, in una sorta di “comunità gentile bipartisan” di cui fanno parte esponenti di forze politiche diverse.

Riuscirà la gentilezza a fare breccia nel muro della politica? Mark Twain ha scritto che «la gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere». Per Emily Dickinson «Le cortesie anche piccole piantano sorrisi come semi che germogliano nel buio». E Dante Alighieri mise in rima: «Amor al cor gentil ratto s’apprende». Se tutto ciò è vero, magari questa “singolare delega” dall’alto valore simbolico e che sta prendendo piede in questa giungla senza regole potrà dare una mano al ripristino dell’impegno singolare e collettivo per migliorare la nostra società.

I benefici potrebbero essere tanti! La gentilezza può essere applicata a differenti contesti della vita comunitaria: arredo urbano, cultura, sicurezza stradale, promozione del territorio, crescita economica, turismo, solidarietà, socializzazione, ambiente. Intanto, gli assessori già operativi promuovono valori e pratiche positive per favorire il benessere e la crescita sociale, contribuendo a creare il futuro in cui vivranno i bambini di oggi, occupandosi della buona educazione, del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, del prendersi cura di chi soffre (es i malati, o le persone sole) o è in difficoltà (chi ha perso il lavoro, disabili, anziani, genitori separati con figli), ad accrescere lo spirito di Comunità, oltre che favorire l’unità, a coinvolgere i propri concittadini e le associazioni in iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune. Ovviamente con il sorriso e pronunciando sempre “buongiorno” e “buonasera”. Questi sconosciuti.

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